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Alla scoperta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni

Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, uno dei più grandi e affascinanti parchi nazionali d’Italia, si trova la Via Silente, un itinerario cicloturistico di circa 600 chilometri. Questo percorso, che parte e termina a Castelnuovo Cilento, offre ai viaggiatori un’opportunità unica per scoprire una terra autentica e selvaggia, dove il silenzio regna sovrano.

La Via Silente, ideata dieci anni fa dall’associazione omonima, è nata dalla passione di Simona Ridolfi e Carla Passarelli. Le due fondatrici hanno voluto condividere la straordinaria ricchezza paesaggistica del Sud della Campania, creando un percorso che si sviluppa in 15 tappe, con una opzionale che raggiunge la vetta del Monte Cervati.

Il percorso è un anello che alterna tratti costieri mozzafiato e strade interne che si snodano tra montagne e valli. Partendo da Castelnuovo Cilento, i cicloturisti attraversano colline panoramiche e borghi di pescatori prima di seguire la linea costiera. Da qui, ci si inoltra verso l’interno per circa 400 chilometri, esplorando paesaggi inediti e siti d’interesse naturalistico, storico e archeologico.

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I borghi della via Silente

Durante il viaggio, si incontrano luoghi di grande bellezza come le grotte di Castelcivita e di Pertosa, il fiume Calore con le sue acque limpide, e località storiche come Pollica, Acciaroli e Marina di Camerota. Ogni tappa offre una nuova scoperta, come l’Oasi del fiume Alento, il borgo abbandonato di Roscigno, e la magnifica Certosa di Padula. Il percorso attraversa pianori, boschi di faggio e valli punteggiate di orchidee, offrendo un’immersione completa nella natura e nelle tradizioni del Cilento.

Per agevolare il viaggio, l’associazione ha introdotto la “Silentina”, un documento che i cicloturisti possono ritirare presso la sede di Velina, frazione di Castelnuovo Cilento. La Silentina consente di ottenere sconti e agevolazioni nelle strutture ricettive convenzionate lungo il percorso. Ad ogni sosta, i viaggiatori possono far apporre un timbro sulla Silentina, registrando così il loro passaggio.

Questo sistema non solo garantisce un’accoglienza autentica, ma permette anche di monitorare la presenza dei visitatori lungo la Via, offrendo un feedback costante sul funzionamento dell’infrastruttura. Inoltre, l’interazione con le strutture locali e gli abitanti dei 59 comuni attraversati dalla Via Silente rende l’esperienza ancora più coinvolgente e arricchente.

Non sorprende che la Via Silente abbia già ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui l’Oscar del Cicloturismo a soli due anni dalla sua nascita e, più recentemente, una menzione speciale per Stampa e Comunicazione durante l’IGRAW 2024. Questo progetto, frutto della passione e della determinazione di un gruppo di giovani, ha saputo valorizzare il territorio del Cilento, contribuendo alla sua popolarità.

In definitiva, la Via Silente non è solo un percorso cicloturistico, ma un’esperienza di vita, un viaggio che permette di riscoprire il valore del silenzio e della lentezza in un mondo sempre più frenetico.

L’Associazione “La Via Silente”

L’Associazione “La Via Silente” è stata fondata il 1° dicembre 2014 da un gruppo di giovani cilentani. Il loro obiettivo è valorizzare e promuovere il territorio del Cilento. Fin dall’inizio, l’associazione ha lavorato per creare, monitorare e promuovere un ciclopercorso che attraversa tutto il Parco Nazionale del Cilento. Il percorso si estende fino agli Alburni e al Vallo di Diano.

L’idea del percorso nasce dall’avventura di Carla Passarelli e Simona Ridolfi. Nel giugno 2014, le due fondatrici hanno esplorato il Cilento in bicicletta per 28 giorni. Con loro avevano solo matite, album da disegno e un diario. Durante il viaggio, hanno coinvolto centinaia di persone, sia sui social network che lungo il cammino.

Oggi, l’associazione si avvale di un team specializzato. Il gruppo include cartografi, webmaster, grafici ed esperti di turismo. Insieme, lavorano per mantenere il percorso e per gestire i rapporti con le strutture locali lungo i 600 chilometri della Via Silente.

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La segnaletica lungo la via Silente

Il Percorso della Via Silente

La Via Silente è un itinerario circolare di circa 600 chilometri. Attraversa i paesaggi mozzafiato del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, uno dei più grandi e affascinanti d’Italia. Questo percorso è suddiviso in 15 tappe, offrendo una combinazione unica di coste e montagne. Ogni tappa permette ai viaggiatori di immergersi in una natura incontaminata, dove il silenzio regna sovrano. Il nome “Via Silente” è ispirato proprio alla quiete dei luoghi attraversati. Qui, i rumori della vita quotidiana sembrano scomparire, lasciando spazio solo ai suoni della natura.

Il percorso inizia e si conclude a Castelnuovo Cilento, un borgo situato a pochi chilometri dalla stazione ferroviaria di Vallo della Lucania-Castelnuovo. La prima tappa è un tratto collinare che offre panorami straordinari. Da qui, il percorso si dirige verso la costa, raggiungendo Pioppi, un piccolo borgo di pescatori. Dopo aver seguito la linea costiera per circa 40 chilometri, il percorso si addentra nell’entroterra. La salita verso Castellabate richiede un certo impegno, ma viene ricompensata da paesaggi di rara bellezza.

Dopo aver lasciato la costa, la Via Silente si snoda nel cuore del Cilento. I viaggiatori percorreranno colline e montagne, dove il mare diventa solo un ricordo lontano per circa 400 chilometri. Durante questo tratto, si incontrano luoghi di straordinario fascino. Ci si può rinfrescare nelle acque cristalline del fiume Calore, esplorare le grotte misteriose di Castelcivita e di Pertosa, e camminare tra pianori, boschi di faggio e valli punteggiate di orchidee. I borghi contadini lungo il percorso offrono uno spaccato di vita autentica e tradizionale del Cilento.

Il percorso include anche una tappa opzionale. Questa conduce alla vetta del Monte Cervati, la montagna più alta della Campania, con un’altitudine di 1.898 metri. Questo tratto è una sfida ulteriore per i più avventurosi, ma offre panorami mozzafiato come ricompensa. La Via Silente non è solo un itinerario turistico. È un vero e proprio viaggio in una terra aspra e selvaggia, dove le difficoltà del cammino vengono ripagate dalla bellezza pura e incontaminata del territorio.

Affrontare la Via Silente richiede consapevolezza e preparazione. Tuttavia, chi accetta la sfida viene ricompensato con un’esperienza indimenticabile. La natura e il silenzio diventano compagni di viaggio, creando un legame profondo con il paesaggio circostante. Questo itinerario permette di riscoprire il valore della lentezza, del silenzio e della connessione con la terra. Ogni tappa, ogni chilometro, offre una nuova scoperta, un nuovo motivo per amare il Cilento. I panorami cambiano costantemente, passando dal blu intenso del mare al verde profondo dei boschi.

La Via Silente è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. L’aria fresca delle montagne, il profumo delle piante selvatiche, il sapore dell’acqua pura delle sorgenti. Ogni dettaglio contribuisce a creare un viaggio unico, che rimane nel cuore di chi lo affronta. Anche i villaggi lungo la Via Silente aggiungono fascino al percorso. Ogni borgo ha una storia da raccontare, una tradizione da condividere. Qui, i viaggiatori possono assaporare la cucina locale, conoscere gli abitanti, scoprire antiche usanze. Questo aspetto rende la Via Silente un viaggio non solo nella natura, ma anche nella cultura e nell’anima del Cilento.

La fatica del viaggio è parte dell’esperienza. Salite ripide, sentieri impervi, condizioni meteo che possono variare. Tutto questo rende la Via Silente una sfida per corpo e mente. Ma ogni sforzo è ripagato dai momenti di pura meraviglia, quando la natura si rivela in tutta la sua potenza e bellezza. La Via Silente è un percorso che invita alla riflessione, alla meditazione. Il silenzio che avvolge il viaggiatore permette di ascoltare se stessi, di entrare in contatto con il proprio io interiore.

Questo viaggio è un ritorno alle origini, alla semplicità. Qui, lontani dal caos della vita moderna, si riscopre il piacere di un ritmo di vita più lento, più umano. La Via Silente non è solo un percorso cicloturistico. È un cammino spirituale, un’avventura che lascia un segno profondo in chi la vive. Ogni tappa rappresenta una piccola vittoria, un passo avanti verso una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda.

Affrontare la Via Silente significa accettare una sfida. Ma è una sfida che vale la pena di vivere, perché ogni difficoltà, ogni fatica, viene ripagata con momenti di autentica bellezza. È un percorso che cambia chi lo percorre, che lascia ricordi indelebili e una connessione profonda con la terra del Cilento.

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Il Percorso vista mare – La via Silente

Clima e Stagioni Ideali per la Via Silente

La Via Silente attraversa il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un’area che gode di un clima mite per gran parte dell’anno. In estate, le precipitazioni sono rare, eccetto per occasionali temporali pomeridiani, noti come “tropee”, che si formano nelle zone montuose e possono raggiungere la costa. Le cime più alte, come il Monte Gelbison e il Monte Cervati, possono essere innevate in inverno, ma il percorso è generalmente accessibile tutto l’anno.

I periodi migliori per affrontare la Via Silente vanno da aprile a giugno, con il risveglio della natura, e da settembre a novembre, quando i boschi si tingono di arancio. In estate, nei mesi di luglio e agosto, il Cilento si anima con numerose sagre e manifestazioni che offrono un assaggio della cultura e delle tradizioni locali.

Tra gli eventi più rinomati ci sono la sagra dei piatti poveri di Stio, il festival degli artisti di strada Mojoca a Moio della Civitella, e il Palio del Grano a Caselle in Pittari.

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Punto Panoramico – La via Silente

Caratteristiche del Percorso e Equipaggiamento Consigliato

La Via Silente si sviluppa per il 90% su strade asfaltate, caratterizzate da traffico molto ridotto, rendendola ideale per il cicloturismo. Tuttavia, il 10% del percorso è su strade sterrate, che possono presentare difficoltà, soprattutto in salita.

Per affrontare la Via nel modo migliore, è consigliabile utilizzare una bicicletta tuttoterreno o ibrida, robusta e con componenti simili a quelli di una mountain bike. Un sistema di cambi a 24 rapporti è essenziale per gestire i dislivelli del percorso.

Inoltre, è utile montare corni sul manubrio per facilitare la pedalata in salita e cambiare posizione nei tratti pianeggianti. Un robusto portapacchi per le borse posteriori è indispensabile, insieme a una borsa da manubrio capiente per contenere gli oggetti essenziali.

Non dimenticate due borracce fissate al telaio, poiché in alcuni tratti, come il valico dei monti Alburni e la Sella del Corticato, sarà difficile trovare fonti d’acqua. La stessa situazione si presenta per chi decide di avventurarsi fino ai 1.898 metri del Monte Cervati. Tuttavia, lungo il resto del percorso, è possibile rifornirsi d’acqua presso le numerose fontane dei paesini attraversati.

Attrezzature e Precauzioni

Uno degli aspetti da non sottovalutare è la possibilità di forature. Le strutture di accoglienza lungo la Via Silente offrono kit di attrezzi per la riparazione, ma durante il viaggio sarà difficile trovare officine attrezzate.

Per questo motivo, si consiglia l’uso di camere d’aria autoriparanti o copertoni antiforatura. La morfologia del territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è complessa, con continui cambi di pendenza e un’altimetria massima di 1.898 metri sul Monte Cervati.

Questo rende il percorso impegnativo, richiedendo un buon livello di allenamento e, soprattutto, la voglia di attraversare il Cilento lentamente, godendo appieno del paesaggio.

Pianificazione del Viaggio e Consigli Pratici

Da un punto di vista climatico, il Cilento è un luogo ideale per il cicloturismo. In inverno, le temperature raramente scendono sotto lo zero, e la presenza del mare mitiga l’afa estiva. Tuttavia, se si decide di percorrere la Via Silente nei mesi invernali, è importante pianificare accuratamente il viaggio, tenendo conto della disponibilità dei servizi lungo il percorso.

Alcune strutture ricettive potrebbero essere chiuse o non dotate di riscaldamento adeguato. È quindi consigliabile contattare in anticipo i referenti delle strutture per ottenere informazioni aggiornate sulla loro apertura e sui servizi offerti.

Percorrere la Via Silente a Piedi o a Cavallo

La Via Silente si sviluppa principalmente su asfalto, il che la rende meno adatta agli appassionati di trekking, ma comunque percorribile anche a piedi.

Le strade attraversate sono a bassissimo traffico, e i paesini, con le loro fontane, sono numerosi, rendendo possibile pianificare un viaggio a piedi. L’associazione Via Silente è in contatto con diverse associazioni di escursionismo e sarà lieta di mettere in contatto i viaggiatori con gruppi che organizzano cammini a piedi o a cavallo nella regione.

Tra i percorsi più importanti ci sono il Cammino delle Due Primule e il Cammino di San Nilo, entrambi ricchi di fascino e storia. Con una buona pianificazione, la Via Silente può offrire un’esperienza indimenticabile, sia a piedi che in bicicletta, permettendo di scoprire la bellezza autentica e incontaminata del Cilento.

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I boschi
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