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Festino di santa Rosalia

Palermo celebra 400 anni di storia e tradizioni

Palermo, città dalle mille sfaccettature culturali e spirituali, celebra con grande fervore il Festino di Santa Rosalia. Un evento che affonda le radici nel lontano XVII secolo come gratitudine per il miracoloso intervento della santa nel proteggere la città dalla peste. Ogni anno, il 14 e il 15 luglio, questa festività riunisce migliaia di visitatori da tutto il mondo per partecipare a processioni sacre e spettacoli musicali. Oltre a una serie di celebrazioni che animano le strade e le piazze più iconiche della città.

Uno degli aspetti centrali del Festino è la sua ricca tradizione culinaria, che offre un’opportunità unica per scoprire i sapori autentici della cucina palermitana. Durante le festività, i palermitani e i visitatori possono deliziarsi con piatti tipici. Tra questi la Pasta con le sarde, gli sfincioni, il polpo bollito e i babbaluci. Questi piatti non solo soddisfano il palato ma rappresentano anche un legame profondo con la storia gastronomica e culturale della città.

Oltre alla gastronomia, il Festino è anche un momento di socializzazione e divertimento. Le bancarelle colorate che vendono cibi tradizionali e dolci. Non mancano i venditori ambulanti di calia e simenza. Oltre ai giochi per strada che creano un’atmosfera vivace e festosa che pervade le strade di Palermo durante i giorni della festa.

Il Festino di Santa Rosalia non si limita solo a essere un evento religioso e culturale ma rappresenta un’occasione unica per celebrare le radici storiche profonde di Palermo e il senso di comunità che unisce i suoi abitanti. È un momento di connessione con le tradizioni secolari della città, che continua a mantenere viva la sua storia, la spiritualità e l’ospitalità attraverso questa festività iconica.

La Storia di Santa Rosalia

La storia di Santa Rosalia ha inizio nella corte palermitana dei Re normanni. In questo raffinato ambiente medievale, profondamente intriso di suggestioni mediorientali, incontriamo per la prima volta Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e delle Rose, e nipote materna del re Ruggero. Cresciuta come una delle damigelle della regina, Rosalia era destinata a un matrimonio degno del suo rango. Tuttavia, alla vigilia delle nozze, una visione la spinge a ritirarsi in convento. Desiderosa di una vita mistica di preghiera e penitenza, decide di vivere in una piccola grotta sul Monte Quisquina, nel feudo di famiglia.

La voce del fervore religioso di Rosalia si diffonde rapidamente, attirando l’attenzione degli abitanti locali. Inizialmente curiosi, cominciano a riconoscere la sua santità e a sperare che ella possa intercedere per loro presso Dio. Tuttavia, il crescente numero di persone che richiedono la sua intercessione impedisce a Rosalia di dedicarsi completamente all’adorazione. Pertanto, decide di spostarsi su Monte Pellegrino, la grande montagna che chiude a nord il golfo di Palermo.

Quando muore, Rosalia è beatificata dalla popolazione. Tuttavia, passano quattro secoli prima che la Chiesa ne dia seguito ufficiale. Infatti, nel 1624, Palermo è colpita da una devastante peste. Il popolo, in preghiera incessante alle sue sante protettrici, trova una risposta in Rosalia. La Santa appare a una donna, rivelando il luogo delle sue spoglie mortali. Le reliquie vengono recuperate e portate in città. Solo dopo una seconda apparizione a un saponaio, Rosalia esorta il Cardinale Giannettino Doria a condurre le reliquie in processione. Al passaggio delle reliquie, la peste cessa miracolosamente.

Di conseguenza, a quella prima miracolosa processione ne seguono molte altre. Canonizzata dalla Chiesa per il suo intervento in favore dei palermitani, Santa Rosalia entra profondamente nel cuore dei suoi concittadini.

Quest’anno, Palermo celebra un viaggio iniziato nel 1624, che oggi compie 400 anni di storia e tradizioni.

La Storia del Festino di Santa Rosalia: 400 anni (1624-2024)

Il Festino di Santa Rosalia, una tradizione secolare, ha origine nel 1624 durante una devastante epidemia di peste. In quell’anno, il viceré di Sicilia, Emanuele Filiberto di Savoia, permise l’ingresso nel porto di Palermo a un vascello proveniente da Tunisi, che portò la peste in città. Nonostante la popolazione si rivolgesse alle sante protettrici (Sant’Agata, Santa Cristina, Sant’Oliva e Santa Ninfa), nessun miracolo avvenne.

Parallelamente, Girolama La Gattuta, una ricamatrice malata, ricevette una visione di Santa Rosalia all’Ospedale Grande di Palermo. La santa le apparve nuovamente, esortandola a salire sul Monte Pellegrino. Dopo aver inizialmente ignorato la visione, Girolama, ancora malata, si recò sul monte e guarì bevendo dell’acqua di una grotta. In seguito, attraverso ulteriori visioni, scoprì il luogo dove erano nascoste le ossa di Santa Rosalia.

Il 15 luglio 1624, le ossa bianchissime della santa furono ritrovate e portate nella cappella del Palazzo Arcivescovile. Il cardinale Giannettino Doria, dopo aver fatto esaminare le ossa dai medici gesuiti, organizzò una solenne processione attraverso le strade di Palermo. Durante il passaggio delle reliquie e l’intonazione del “Te Deum Laudamus”, la peste miracolosamente cessò.

L’anno successivo, nel 1625, Santa Rosalia apparve nuovamente a un saponaio di nome Vincenzo Bonello. Gli disse di portare i suoi resti in processione per porre fine alla peste. Dopo aver seguito le indicazioni della santa, la peste cessò definitivamente. Da allora, Palermo celebra Santa Rosalia con un festino di sette giorni, culminando nella processione del 15 luglio e replicando il 4 settembre con la famosa “acchianata” al Monte.

Il carro trionfale, elemento centrale del Festino, fu introdotto nel 1686. Questa scultura elaborata, in marmo, oro e pietre preziose, è diventata un simbolo della festa. La tradizione del carro ha continuato per secoli, con vari adattamenti e interruzioni dovute a epidemie e guerre. Alcuni carri celebri includono il carro con la vela di cristalli Swarovski di Jannis Kounellis (2007), il carro-nave ricoperto con foglia d’oro (2009), e il roseto barocco (2010-2011).

Le Tradizioni Popolari Culinarie di Palermo durante il Festino di Santa Rosalia

Durante il Festino di Santa Rosalia, Palermo si riempie di sapori autentici che celebrano la sua ricca tradizione culinaria. Tra i piatti più emblematici che si possono gustare durante le festività, spicca la Pasta con le sarde, preparata con finocchietto selvatico, pinoli, e uvetta, rappresentando un connubio unico di sapori mediterranei.

I babbaluci, lumache bollite condite con aglio, prezzemolo e pepe nero, sono un’altra specialità da non perdere, amata dai locali per la sua semplicità e sapore robusto. Lo sfincione, una sorta di pizza alta con pomodoro, cipolla, acciughe e caciocavallo grattugiato, rappresenta un simbolo della cucina palermitana, spesso consumato durante le celebrazioni per il suo gusto irresistibile.

Il polpo bollito, noto come “u purpu vugghiuto“, viene servito a tocchetti e condito con olio extravergine di oliva, prezzemolo fresco e succo di limone, offrendo un piacere gastronomico che incarna l’autenticità dei sapori del mare. Calia e simenza, una miscela di semi di zucca, ceci tostati e fave, rappresentano un classico street food locale, ideale per uno spuntino durante le passeggiate tra le bancarelle festose.

L’anguria, chiamata “u muluni“, è un frutto rinfrescante che si trova comunemente durante il Festino, perfetto per lenire la sete nei caldi giorni estivi di Palermo.

Non si può parlare del Festino senza menzionare la grattatella, un dolce preparato grattando un grande blocco di ghiaccio e aromatizzandolo con sciroppi di frutta locali, come limone, mandorla o menta. Questa delizia è una vera prelibatezza per i palermitani, che apprezzano la sua freschezza e la delicatezza dei sapori.

Durante le festività, i venditori ambulanti riportano in vita antiche tradizioni vendendo specialità come tirruni (dolci di mandorla), cubbaita (torrone alle mandorle e miele), muscardini (biscotti di mandorla) e cunfetti agghiazzati (mandorle glassate).

Il Festino è anche un’occasione unica per vivere la straordinaria cultura culinaria Palermitana, dove il cibo non è solo nutrimento ma un vero e proprio momento di convivialità e celebrazione delle radici storiche e culturali della città.

Il Festino di Santa Rosalia: Il Programma Ufficiale

Il Comune e la Città Metropolitana di Palermo presentano un ricco calendario di eventi per celebrare l’anno rosaliano, offrendo un’ampia varietà di intrattenimenti tra spettacoli, mostre, concerti, percorsi enogastronomici, convegni e cammini spirituali.

Questa narrazione a più voci rende omaggio al vasto patrimonio culturale, storico e paesaggistico di Palermo, abbracciata dal mare e protetta da Monte Pellegrino, sede del santuario di Santa Rosalia, rinomata meta di pellegrinaggio per i fedeli.

L’appuntamento con la tradizione principale è il 14 luglio con “Il Festino di Santa Rosalia”. Questa celebrazione include quattro tappe nel cuore di Palermo, caratterizzate da immagini, musica e esibizioni artistiche evocative dedicate alla Santuzza. La Santa sfila su un Carro allegorico che, quest’anno, racconterà il tema della Speranza attraverso spettacoli inediti e altamente attrattivi.

Ogni anno, migliaia di fedeli e visitatori provenienti da tutto il mondo partecipano al corteo che inizia da Palazzo Reale, fa tappa davanti alla Cattedrale, attraversa i Quattro Canti e termina a Porta Felice con uno spettacolo finale, concluso dai tradizionali fuochi d’artificio.

Il 15 luglio, si svolge la Solenne processione lungo il Cassaro, in commemorazione del ritrovamento delle spoglie mortali di Santa Rosalia il 15 luglio 1624. Un altro evento significativo è “L’acchianata delle Rosalie“, che si svolge nella notte tra il 3 e il 4 settembre. Questo pellegrinaggio lungo la Scala Vecchia, dai piedi di Monte Pellegrino fino al Santuario di Santa Rosalia, raccoglie migliaia di devoti per un momento di preghiera e festa.

Italea Sicilia, in collaborazione con il partner Vie dei Tesori, “Antenna siciliana” del progetto Turismo delle Radici del Ministero degli Esteri, ha creato un itinerario emozionale-turistico legato alla Santuzza.

Questo può essere legato al Festino del 14 luglio o all’”Acchianata” del 4 settembre, offrendo esperienze uniche tra tradizione e sapori. L’itinerario include visite ai borghi legati alla storia della patrona, come Santo Stefano di Quisquina e Bivona, nonché alla normanna Cefalù e alla Valle dei Templi di Agrigento.

In aggiunta a questi eventi principali, ci saranno numerose manifestazioni nei luoghi più suggestivi della città, tra cui mostre, esibizioni musicali, degustazioni e momenti di riflessione, che arricchiranno ulteriormente il calendario delle celebrazioni in onore di Santa Rosalia.

Il Festino di Santa Rosalia: Programma Ufficiale

14 luglio: Il Festino di Santa Rosalia

  • Quattro tappe nel cuore di Palermo con immagini, musica ed esibizioni artistiche
  • Corteo con Carro allegorico della Speranza. Il Percorso: Palazzo Reale, Cattedrale, Quattro Canti, Porta Felice
  • Spettacolo finale e fuochi d’artificio

15 luglio: Solenne Processione

  • Commemorazione del ritrovamento delle spoglie mortali di Santa Rosalia
  • Processione lungo il Cassaro

3-4 settembre: L’acchianata delle Rosalie

  • Pellegrinaggio notturno lungo la Scala Vecchia fino al Santuario di Santa Rosalia

Eventi Collaterali

  • Spettacoli, mostre, concerti, percorsi enogastronomici, convegni e cammini spirituali
  • Tuttavia sono previsti numerosi eventi nei luoghi più suggestivi della città

Infine, Qui il sito dell’evento.

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