Viaggio lento a Pescara, città adriatica sostenibile

Pescara

La città Adriatica sostenibile

La città di Pescara, in Abruzzo, incarna tutte le caratteristiche delle new cities. Bagnata dall’Adriatico, da anni si trasforma per diventare tra le prime città sostenibili in Italia.

La storia della città, apparentemente di nuova fondazione (la città storica venne pesantemente bombardata durante la seconda Guerra Mondiale), risale al periodo dei Romani. Aternum era infatti il porto sull’Adriatico dell’antica Roma. Sulle rive del fiume “Pescara”, in posizione strategica, sorgeva una piccola cittadella fortificata, con un porto efficiente collegato dalla via Tiburtina alla città di Roma.

Nel corso dei secoli ha sempre avuto un ruolo centrale, di difesa nel Regno di Napoli, per i numerosi traffici commerciali nell’Ottocento, per il turismo balneare nel Novecento.

La città ha oggi come principale economia quella legata al commercio e alla balneazione. Nel 2021 ottiene infatti la bandiera blu.

Il Comune di Pescara si conferma la città Adriatica per eccellenza, grazie anche al lavoro sulla mobilità sostenibile. Prende due bandiere, per il Comune e per il porto turistico.

La città è ricca di verde. Oltre al lungofiume, diversi sono infatti i parchi della città. Il più noto è quello della Pineta Dannunziana. Nella zona sud, nei pressi dello stadio Adriatico, si estende la pineta più grande della città: oltre 50 ettari di aree protette prevalentemente fatti di macchia mediterranea.

Chiamata anche Parco D’Avalos, ha all’interno un lago artificiale e nelle vicinanze l’ex opificio dell’Aurum che, con la sua pianta a ferro di cavallo, è il luogo culturale che ospita numerose manifestazioni. Il suo stile liberty rispecchia quello delle ville storiche in città.

Il viaggio lento a Pescara 

Il viaggio lento a Pescara prevede tre itinerari, che possono essere fatti a piedi o in bici.

Porto turistico – Lungofiume: 6,3 km

Ciclovia Adriatica, Pineta Zanni – Pineta Dannunziana: 7,5 km 

Corso Manthonè – Colle del telegrafo: 6,7 km 

Tre itinerari, da fare in giorni diversi, tre motivi per scoprire la città, raccontano le varie anime che vivono e coesistono.

Tra terra e acqua: il lungofiume e il porto turistico 

Pescara vive da sempre in rapporto con l’acqua. È proprio questa l’elemento che ci accompagna in questo itinerario.

Si parte dalla Madonnina, a nord del ponte del Mare, non prima di aver ammirato la “vecchia passeggiata” sul molo dei trabocchi, noti sul Mare Adriatico come costruzioni in legno poggiate sul mare o gli scogli.

Qui sono ancora presenti queste architetture del mare, un tempo utilizzate per la pesca.
Sono l’emblema di chi vive il mare. Poeti, cantanti e scrittori, tutti ne parlano. Oggi sono ristoranti o semplici case vacanza e continuano ad affascinare tutti i viaggiatori.

La zona è anche area protetta. È qui che il fratino decide di nidificare. L’uccello si riconosce per le zampe lunghe e il corpo raccolto di colore grigio chiaro e, inferiormente, bianco.
L’area della Madonnina racconta la città di Pescara come città di pescatori. Il mercato ittico infatti, insieme al Museo del mare, ne sono la testimonianza. 

Il Museo del mare raccoglie tutti gli strumenti usati per la pesca e qualche esemplare marino, come tartarughe e scheletri di cetacei come il capodoglio e la balenottera.

Proseguendo sulle banchine si scorgono i pescherecci. Su alcuni di questi è possibile anche fare pescaturismo o pranzare a bordo.
Da qualche tempo è attivo anche il servizio “fiumara”, che permette di vivere il mare uscendo a tutte le ore e festeggiando a bordo.

La ciclabile continua sulle sponde del fiume, fino ad incontrare il recente ponte Ennio Flaiano con le Torri Camuzzi. Il ponte è del 2017 e sul pennone ha una frase dello scrittore “con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole”, incisa su una pietra della Majella.

Il percorso ciclopedonale è in quota fino ad arrivare al pontile di legno, che ci porta nella natura del fiume. Attraversandolo si giunge a sud della banchina. Qui la città ha una vocazione agricola. Diversi sono gli orti urbani che vengono coltivati.

Muovendosi in direzione del porto si attraversa la parte inferiore dell’asse attrezzato. I piloni si arricchiscono di murales in prossimità della città vecchia. Questo è il regno della street art, uno spazio tra acqua e arte.

Al termine della banchina c’è il Porto turistico marina di Pescara, che ha ottenuto spesso il riconoscimento per la bandiera blu. Un luogo magico dove catamarani, yatchs e natanti si riflettono nell’acqua. 

Il porto turistico marina di Pescara lavora da anni sulla sostenibilità ambientale, dai rifiuti al riciclo dell’acqua. È un punto di riferimento anche per gli eventi. Un luogo dove l’intrattenimento e l’ormeggio coesistono. Qui è possibile anche uscire in barca a vela e ammirare la città dal mare.

Il porto è di grandi dimensioni, passeggiare all’interno è sempre affascinante. Tra le varie banchine, quella del faro, all’ingresso in mare, è un punto panoramico. Come per il Colle del telegrafo anche qui è possibile godere del tramonto e di una visione diversa della città di Pescara. Qui si fa acqua, è qui che la città è sospesa!

Il viaggio lento termina con il tramonto al molo.

La città del mare: la Ciclovia Adriatica

L’itinerario è caratterizzato dalla presenza del mare a della natura. Si parte dalla pineta Zanni, che testimonia come una volta il lungomare fosse popolato da una fitta vegetazione. Il quartiere è il luogo ideale per fare sport, oltre ai lidi attrezzati, vi sono le piscine Naiadi, struttura costruita nel 1968.
È tra i centri sportivi più grandi in Europa. Hanno ospitato i Giochi del Mediterraneo e Federica Pellegrini, che realizzò il record del mondo nei 400mt stile libero.

Il lungomare sarà l’itinerario del viaggio lento, con la ciclovia Adriatica. Inserita come BI6, è un percorso che va da Trieste a Leuca fino a collegarsi all’EuroVelo 8 come grande itinerario ciclistico che attraversa tutta l’Europa. Infatti EV 8 è la strada del Mediterraneo da Tarifa ad Atene.

In Abruzzo la Ciclovia è lunga diversi chilometri e nel tratto pescarese ha una sezione ampia, fatta da due corsie per bici e una passeggiata pedonale che tutto l’anno si popola di tantissime persone che fanno sport o semplici passeggiate.
Il suggeguirsi dei lidi si interrompe in prossimità di Piazza Salotto. Qui la spiaggia libera ha il monumento conosciuto come Fontana La Nave di Pietro Cascella. Realizzata nel 1987, rappresenta una galea. Questo è il luogo di numerosi eventi sul mare, ma anche di relax per gli abitanti della città. 

Nelle vicinanze, il Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna” (Marchesa di Pescara) ospita una collezione con quadri di Picasso, Mirò Cascella, Tozzi e Carmassi e diverse mostre temporanee.

Il lungomare prosegue fino alla foce del fiume, dove si staglia imponente il Ponte del Mare ciclopedonale. Il ponte, realizzato nel 2009, è tra le architetture contemporanee della città. La vista nel punto centrale mostra tutta la costa e il corso d’acqua fluviale.

Superato il ponte, si entra nel borgo dei marinai, che da anni trasmettono i  loro saperi sul mare, per poi arrivare al cuore verde della città, la Pineta D’Avalos.
È il parco urbano più importante della città. Tra le tante architetture che racchiude, ci sono il teatro Gabriele D’annunzio, con l’Auditorium Flaiano, l’Aurum e lo Stadio Adriatico, con gli archi in cemento che sorreggono la tribuna Majella voluta da Luigi Piccinato.
È qui che si conclude il viaggio lento tra i luoghi del wellness.

La Città Liberty e la Città Adriatica 

L’itinerario comincia con la visita al Museo civico Basilio Cascella, pinacoteca che divenne luogo d’incontro di Pascoli, Pirandello e ovviamente D’Annunzio. Il pittore Basilio Cascella donò questo spazio eclettico al Comune.

Ci troviamo nel quartiere di Porta Nuova, a sud. Proseguendo verso le sponde del fiume incontriamo a piazza Unione il monumento dei martiri della libertà. È qui che si entra nel quartiere storico di Pescara. Infatti le due vie corso Manthonè e Via delle Caserme sono il centro storico della città. Oltre ai numerosi ristoranti, qui si trovano due icone della città, la casa natale di Gabriele d’Annunzio, dove vi restò fino all’età di 11 anni, e il Museo delle Genti d’Abruzzo, dove sono racchiuse tutte le tradizioni popolari.

Sempre in questo quartiere troviamo la cattedrale di San Cetteo, patrono della città. La basilica ha tre navate e un soffitto cassettonato ligneo. All’interno, oltre all’organo a canne, troviamo la tomba della madre di D’annunzio (Luisa De Benedictis) e il dipinto di San Francesco a opera di Guercino.

La facciata opposta alla basilica è un trionfo del Liberty. Pescara infatti, come per il resto dell’Abruzzo, vede affermarsi agli inizi del Novecento l'”Art Noveau”.
Questo stile floreale contamina Pescara, sopratutto nelle ville e nei palazzi, decorati con forme che si ispirano alla natura che, ancora oggi, sono come gioielli e nuove scoperte dentro la città moderna Adriatica.

Il Palazzo Michetti è una di queste testimonianze, insieme al Teatro Michetti. Qui troviamo decorazioni che raffigurano maioliche e frutti mediterranei, come arance e festoni.

Il quartiere si anima nell’area del mercato coperto di Porta Nuova, dove gli agricoltori spesso locali vendono le prelibatezze prodotte nella val Pescara.

Il fiume può essere attraversato utilizzando uno dei ponti meno noti della città. Il ponte di ferro è tra i primi due ponti costruiti per collegare le parti della città. Uno divenne l’attuale ponte Risorgimento (decorato un tempo con statue) e l’altro è il ponte oggi ciclopedonale che permette di attraversare il fiume e arrivare nel quartiere a nord di Pescara.

Lungo il cammino si incontra la parrocchia Spirito Santo. Di recente costruzione, fu realizzata dall’architetto Piacentini. I colori all’interno sono vivaci, mosaici, finestre policrome e bronzi la rendono tra le più preziose, insieme alla chiesa di Sant’Andrea Apostolo, costruita da Eugenio Mario Rossi.

Dalla chiesa si giunge al corso Vittorio Emanuele II, la street commerciale abruzzese. Pescara è anche la città dello shopping e della moda. Le numerose attività e vie del centro sono ricche di negozi, boutique e ristoranti. Tanti gli articoli di tendenza e materiali che guardano alle nuove tecnologie e alla sostenibilità. Qui è possibile scoprire le tendenze delle varie stagioni.

Impossibile non notare, durante il cammino, il palazzo delle Poste, edificio degli anni ’30 progettato da Cesare Bazzani. La sua facciata bianca in pietra brilla al sole. All’altezza della Stazione Centrale, ci sono due palazzi che segnano l’arrivo a Piazza del Sacro cuore. Sono Palazzo Imperato e l’ex Banco di Napoli.

Palazzo Imperato è stato realizzato nel 1926 e rappresenta una delle migliori testimonianze del Liberty. La facciata ha un balconcino (bow-window) a pianta poligonale e un fregio con decorazioni fitomorfe.

L’ex banco di Napoli, al lato opposto, è oggi un museo. L’Imago Museum ha 1200 metri quadrati di spazi con opere d’arte moderna, contemporanea e fotografia. Al piano C, vi sono alcune delle opere di Schifano e Andy Warhol, tra classicismo e pop art.

Insieme a Piazza del Sacro Cuore, Piazza Salotto o della Rinascita (concepita da Luigi Piccinato), cuore degli eventi a Pescara, è segnata dal Palazzo Muzii. Il suo corpo a U con il porticato crea un’elegante galleria coperta.

Anche l’Hotel Esplanade, nella sua cubicità, ha delle trame riconoscibili e interrotte dalle finestre. È tra i pochi sopravvissuti al bombardamento del 1943.

Il viaggio lento prosegue al Museo Paparella Villa Urania. La piccola villa eclettica è della fine dell’Ottocento. Racchiude la prestigiosa collezione di maioliche del Comune di Castelli. Opere dei grandi Maestri dal XVI al XIX secolo e mostre temporanee.

Al termine della visita, il viaggio continua al Mercato Muzii, chiamato anche Mercato coperto. La pedonalizzazione e ri-pavimentazione dell’area ha fatto di questo il cuore della movida. Impossibile resistere davanti alle prelibatezze offerte negli apertivi. L’enogastronomia non manca. Tante sono le cose da mangiare a Pescara: il brodetto, gli arrosticini, il parrozzo, pallotte cacio e ova, il fiadone, la pizzetta tonda, le neole e gli uccelletti di san Antonio.

Dopo la breve sosta, il viaggio continua sulla Strada Parco. L’antico tracciato ferroviario è ora diventato una green way. Un percorso ciclo pedonale popolato da ragazzi e bambini. Questo meraviglioso corridoio verde collega Pescara e Montesilvano.

Lungo il percorso, si incontra il Parco Villa Sabucchi, la pineta odorosa di liquirizia, di mare e di resina di pini. Oggi resta poco della villa marina (una torretta) della Famiglia dei Sabucchi. Questa fu il luogo dove soggiornò Vittorio Emanuele.

Superato il centro abitato, il territorio cambia. La collina del Telegrafo si scorge a distanza. Durante la salita si incontra il parco del vivaio comunale dove la natura predomina e si comincia a intravedere la linea blu del mare.

Il viaggio lento termina al Colle del Telegrafo. Una terrazza verde che vi permetterà di vedere Pescara e la sua valle con nuovi occhi. Oltre alla splendida vista sul mare, è possibile ammirare le montagne abruzzesi che dominano le colline.

È tempo di ammirare il tramonto e fare un pic-nic all’ombra degli ulivi.

La città di Pescara offre davvero tante opportunità per fare hiking. Una città che ha due vesti che si mescolano tra di loro, quella urbana e quella naturale. Una città che troverete sempre diversa, una città che si rinnova costantemente.

Come diceva Gabriele D’Annuncio: “Difendete la Bellezza!”. È questo lo spirito che deve accompagnare tutte le idee per migliorare la città e noi lo condividiamo.

Buon viaggio lento in città!

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