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Giubileo 2025

Un anno di fede, cultura e celebrazioni

La Chiesa cattolica considera il Giubileo come un anno di remissione dei peccati, penitenza sacramentale, conversione e riconciliazione. È anche noto come “Anno Santo“.

Il Giubileo è indetto dal Papa e può essere ordinario o straordinario. È ordinario quando segue scadenze prestabilite, mentre è straordinario se viene indetto per un evento di particolare importanza.

Il Giubileo del 2025 sarà un Giubileo ordinario, mentre nel 2033/2034 è previsto un Giubileo straordinario per il 2000º anniversario della Redenzione.

Il Giubileo dura un anno, solitamente iniziando con il Natale (25 dicembre) dell’anno precedente e terminando con l’Epifania (6 gennaio) dell’anno successivo.

Tra i riti che vengono compiuti durante questo periodo, il più importante è l’apertura delle Porte Sante. Il rito d’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano, compiuto dal Papa, segna l’inizio dell’Anno Santo.

L’ultimo Giubileo fu straordinario, noto come il Giubileo della Misericordia del 2015. Fu memorabile perché, per la prima volta, due Papi parteciparono contemporaneamente. Alla cerimonia di apertura della Porta Santa, l’8 dicembre 2015, presieduta da Papa Francesco, partecipò anche il Papa emerito Benedetto XVI, che attraversò la Porta dopo il Papa regnante ma prima degli altri.

Perché il Giubileo si Celebra Ogni 25 Anni? Quanti Giubilei ci Sono Stati nella Storia?

Il Giubileo è una tradizione della Chiesa cattolica che ha le sue radici nell’Antico Testamento. Secondo la Legge di Mosè, ogni sette anni si celebrava l’anno sabbatico, mentre ogni cinquanta anni si celebrava l’anno giubilare. La tradizione cristiana del Giubileo è stata istituita per la prima volta da Papa Bonifacio VIII nel 1300, stabilendo inizialmente che si tenesse ogni cento anni. Successivamente, Papa Clemente VI ridusse la periodicità a cinquanta anni nel 1343, e infine Papa Paolo II nel 1470 la fissò a venticinque anni.

Il Giubileo è un periodo speciale di grazia e perdono, durante il quale i fedeli sono invitati a fare pellegrinaggio a Roma e a compiere atti di penitenza e di carità. Uno degli eventi simbolici più importanti è l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, che avviene solo in occasione del Giubileo, simboleggiando l’apertura della misericordia di Dio agli uomini.

La decisione di celebrare il Giubileo ogni venticinque anni, presa da Papa Paolo II nel 1470, aveva lo scopo di favorire una maggiore partecipazione dei fedeli a questo evento di conversione e rinnovamento spirituale.

Nella storia della Chiesa cattolica, ci sono stati numerosi Giubilei. A partire dal primo Giubileo del 1300, e contando quelli celebrati dopo la decisione di Papa Paolo II, si sono tenuti sia Giubilei ordinari, ogni venticinque anni, che Giubilei straordinari, indetti per particolari occasioni. Dal 1475, anno del secondo Giubileo celebrato con la nuova periodicità, fino ai giorni nostri, si sono susseguiti molti Giubilei, ciascuno rappresentando un momento speciale di grazia e rinnovamento per i fedeli di tutto il mondo.

“Spes Non Confundit”: La Bolla per il Giubileo Ordinario del 2025

Nella sua enciclica “Spes Non Confundit” per il Giubileo Ordinario del 2025, Papa Francesco approfondisce il tema della speranza, tratto dalla Lettera di San Paolo ai Romani (5:5). Il Pontefice sottolinea che la speranza cristiana non è una illusione, ma una certezza radicata nell’amore e nelle promesse di Dio, che rimangono salde anche di fronte alle avversità.

Papa Francesco enfatizza l’importanza della pazienza nel cammino di fede e incoraggia i credenti a partecipare ai pellegrinaggi giubilari, valorizzando il silenzio interiore, la semplicità di cuore e l’intensità della preghiera come mezzi di rinnovamento spirituale.

Nella sua enciclica, il Papa invita anche a riconoscere segni di speranza nel mondo contemporaneo, esortando alla pace, alla abolizione della pena di morte, e al sostegno attivo verso i più vulnerabili: malati, anziani, emarginati e migranti. Egli promuove la condivisione delle risorse come strumento per combattere la fame e per favorire lo sviluppo globale, chiamando tutti i credenti a essere testimoni vivi di speranza e a collaborare per costruire un mondo più equo e compassionevole.

Calendario Ufficiale del Giubileo 2025

Il Giubileo Ordinario del 2025, con il tema “Pellegrini di Speranza”, sarà un periodo significativo di grazia e rinnovamento spirituale per i fedeli della Chiesa cattolica. Ecco le date principali da segnare nel calendario:

  • Apertura della Porta Santa di San Pietro: Martedì 24 dicembre 2024, ore 16:30
  • Chiusura della Porta Santa di San Pietro: Martedì 6 gennaio 2026

Durante questo periodo, i fedeli sono invitati a compiere pellegrinaggi spirituali verso Roma, simbolo di unità e perdono nella fede cristiana. Inoltre, Papa Francesco ha annunciato l’intenzione di aprire una Porta Santa in un carcere, con l’obiettivo di sostenere la cancellazione del debito delle nazioni più svantaggiate.

Questo calendario riflette l’impegno della Chiesa nel promuovere la speranza, la giustizia e la compassione nel mondo contemporaneo, incoraggiando tutti i credenti a essere testimoni viventi dei valori evangelici durante l’Anno Santo del 2025.

Calendario Ufficiale del Giubileo 2025 a Roma

Il Giubileo del 2025 a Roma è un periodo speciale di celebrazione e partecipazione per i fedeli cattolici. Ecco le principali date e eventi da segnare nel calendario:

Dicembre 2024:

  • 24 dicembre: Apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro a Roma alle ore 16:30.
  • 29 dicembre: Apertura delle Porte Sante nelle altre basiliche di Roma, inclusa San Giovanni in Laterano.

Gennaio 2025:

  • 1° gennaio: Apertura della Porta Santa a Santa Maria Maggiore.
  • 5 gennaio: Apertura della Porta Santa a San Paolo fuori le Mura.

Febbraio 2025:

  • 24 febbraio: Giubileo del mondo della Comunicazione, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

Marzo 2025:

  • 8-9 marzo: Giubileo del Volontariato.
  • 28 marzo: Iniziativa di preghiera «24 ore per il Signore».
  • 29-30 marzo: Giubileo dei Missionari della Misericordia.

Aprile 2025:

  • 5-6 aprile: Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità.
  • 25-27 aprile: Giubileo dei Cresimandi e dei Professionisti della Fede.
  • 28-30 aprile: Giubileo delle Persone con Disabilità.

Maggio 2025:

  • 1°-4 maggio: Giubileo dei Lavoratori.
  • 4-5 maggio: Giubileo degli Imprenditori.
  • 10-11 maggio: Giubileo delle Bande Musicali.
  • 16-18 maggio: Giubileo delle Confraternite.
  • 23-25 maggio: Giubileo della Prima Comunione e dei Bambini.
  • 30 maggio – 1° giugno: Giubileo delle Famiglie, dei Nonni e degli Anziani.

Giugno 2025:

  • 7-8 giugno: Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Nuove Comunità.
  • 9 giugno: Giubileo della Curia Romana e dei Nunzi.
  • 14-15 giugno: Giubileo del Mondo dello Sport.
  • 21-22 giugno: Giubileo dei Governanti.
  • 23-24 giugno: Giubileo dei Seminaristi.
  • 25 giugno: Giubileo dei Vescovi.
  • 26-27 giugno: Giubileo dei Sacerdoti.
  • 28 giugno: Giubileo delle Chiese Orientali.

Luglio – Agosto 2025:

  • 28 luglio – 3 agosto: Giubileo dei Giovani, in continuità con le Giornate Mondiali della Gioventù.

Settembre 2025:

  • 14-15 settembre: Giubileo della Consolazione.
  • 20-21 settembre: Giubileo degli Operatori di Giustizia.
  • 26-28 settembre: Giubileo dei Catechisti.

Ottobre 2025:

  • 5 ottobre: Giubileo dei Migranti.
  • 8-9 ottobre: Giubileo della Vita Consacrata.
  • 11-12 ottobre: Giubileo della Spiritualità Mariana.
  • 18-19 ottobre: Giubileo del Mondo Missionario.
  • 28 ottobre – 2 novembre: Giubileo del Mondo Educativo.

Novembre 2025:

  • 16 novembre: Giubileo dei Poveri.
  • 21-23 novembre: Giubileo dei Cori e delle Corali.

Dicembre 2025:

  • 14 dicembre: Giubileo dei Detenuti.
  • 28 dicembre: Chiusura delle Porte Sante, ad eccezione di quella di San Pietro.

6 Gennaio 2026:

  • 6 gennaio: Infine chiusura della Porta Santa e conclusione dell’Anno Giubilare a San Pietro, Roma.

Tuttavia questo calendario offre un’opportunità unica per partecipare a momenti di preghiera, riflessione e incontro durante il Giubileo 2025, sotto il tema “Pellegrini di Speranza”.

“Pellegrini di Speranza” il tema-motto del Giubileo 2025

Il tema “Pellegrini di Speranza” per il Giubileo del 2025 non è semplicemente un titolo, ma piuttosto un percorso profondo che riflette sulla relazione della Chiesa con il mondo in un’epoca di mutamento. Questo cammino prepara i fedeli a celebrare l’Anno Santo seguendo le indicazioni di Papa Francesco, il quale invita a ritornare ai temi centrali del Concilio Vaticano II per rinvigorire la Chiesa con un insegnamento che è sia profondo che attuale.

L’ispirazione per questo tema è stata tratta principalmente dalla Costituzione conciliare Gaudium et Spes, presentata dal professor Gilles Routhier a Concesio. Durante eventi significativi, come la serata a Lecco su “Ciò che la Chiesa impara dal mondo”, guidata dal teologo Fr. Saverio Cannistrà, e attraverso la relazione del prefetto Pierpaolo Triani su “Mai senza l’altro: Il dialogo e l’annuncio”, e quella del padre Giacomo Costa sul “Discernimento dei segni dei tempi”, si è ulteriormente approfondito il significato di questo tema.

Questo percorso non è solo un invito alla speranza, ma rappresenta un impegno concreto a comprendere e rispondere alle sfide contemporanee con una fede rinnovata. È un invito a rafforzare il dialogo, annunciare il Vangelo e discernere i segni dei tempi, sottolineando l’importanza di un cammino spirituale che unisca tutti i fedeli nel loro impegno verso una Chiesa più viva e attenta alle esigenze del mondo moderno.

Inno e logo del Giubileo 2025

Durante il cammino di fede, il canto emerge spontaneamente come espressione dei sentimenti del viandante. Nella Sacra Scrittura, soprattutto nei Salmi, il popolo di Israele offriva a Dio canti per condividere le esperienze umane più profonde. Questa tradizione continua nella Chiesa, dove il canto è parte integrante della liturgia, specialmente durante il Giubileo, un momento di pellegrinaggio verso la Porta Santa con il motto “Pellegrini di Speranza“.

L’inno del Giubileo 2025, intitolato “Pellegrini di Speranza”, è stato composto dal mantovano Francesco Meneghello con il testo preparato da Mons. Pierangelo Sequeri. Il testo riflette i temi dell’Anno Santo come la creazione, la fraternità e la speranza, basandosi sulle parole del profeta Isaia. Il canto accompagna il pellegrinaggio quotidiano dei credenti, carico di speranza e rivolto a Dio, illuminato dalla luce di Gesù che guida l’umanità verso un futuro di speranza sotto lo sguardo amorevole del Padre celeste.

Il logo del Giubileo 2025 è stato scelto attraverso un concorso e disegnato da Giacomo Travisani, selezionato personalmente da Papa Francesco tra 294 proposte provenienti da 48 Paesi diversi. Il logo circolare raffigura quattro figure stilizzate nei colori blu, verde, giallo e rosso, unite in un abbraccio verso la croce. La croce, nella parte inferiore, si trasforma in un’ancora nel mare simboleggiato da onde blu stilizzate.

Le figure stilizzate rappresentano l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra, indicando le direzioni principali: nord, sud, est e ovest. Questi simboli incarnano l’universalità e l’inclusività, rivolgendosi a tutte le persone e a tutte le parti del mondo. Il loro abbraccio simboleggia solidarietà e fratellanza, trasmettendo un messaggio universale di speranza e comunità.

L’ancora nel mare ondoso rappresenta la speranza, mentre la croce protesa verso le persone simboleggia come Dio non abbandoni mai l’umanità. Nel logo sono presenti anche il testo “Giubileo 2025” in nero e verde, insieme al motto del Giubileo, “Peregrinantes in Spem” (Pellegrini di Speranza), enfatizzando l’importanza del tema centrale di questo Anno Santo.

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Giubileo 2025- Pellegrini di Speranza, il logo

La Porta Santa di San Pietro: Simbolo di Grazia e Conversione

La Porta Santa di San Pietro, aperta solo durante gli Anni Giubilari, simboleggia l’inizio di un periodo straordinario di grazia e conversione per i fedeli cattolici. Questo rito ha origini antiche, risalendo al 1500 quando Papa Alessandro VI istituì il gesto inaugurale che simbolicamente apre le porte della misericordia divina. Il muro che sigilla la Porta viene rimosso nei giorni precedenti l’apertura, e durante questo solenne momento, viene estratta una cassetta murata dall’ultimo Anno Santo contenente la chiave che simbolicamente apre i battenti, guidati dal Papa.

L’apertura della Porta Santa non solo concede l’indulgenza plenaria ai pellegrini che la attraversano, ma rappresenta anche un passaggio spirituale verso il ritorno a Cristo, la “Porta” che unisce l’umanità al Padre. Rimane aperta per tutto l’Anno Santo, accogliendo i fedeli desiderosi di vivere pienamente l’esperienza di conversione e perdono.

In preparazione al Giubileo del 1949, lo scultore Vico Consorti vinse un concorso per creare la Porta Santa, inaugurata alla vigilia di Natale di quell’anno. Quest’opera d’arte, realizzata in 11 mesi, fu un dono di ringraziamento a Papa Pio XII dal vescovo Francesco Von Streng e dalla comunità svizzera, in riconoscimento del loro essere risparmiati dalla guerra. Le formelle scolpite sulla Porta, ispirate dalle parole del Papa, narrano la storia dell’umanità dal peccato originale fino alla redenzione attraverso Cristo, raffigurato come la porta finale verso la salvezza.

La Porta Santa di San Pietro non è solo un simbolo architettonico, ma un luogo sacro di incontro tra l’umanità e la misericordia divina, un invito costante alla conversione e alla fede per tutti i credenti che la attraversano.

Roma e il Giubileo 2025: La Guida per i Viaggiatori

Ogni Giubileo porta con sé un’atmosfera unica di devozione, speranza e rinnovamento spirituale. Roma, la Città eterna, è il fulcro di questo straordinario evento nella Chiesa cattolica. Milioni di pellegrini da tutto il mondo si riverseranno nelle strade di questa città ricca di storia per partecipare alle celebrazioni giubilari, pregare sulle tombe degli apostoli e vivere un’intensa esperienza di fede e spiritualità.

I percorsi giubilari a Roma non sono solo un viaggio fisico, ma un’opportunità di scoprire il profondo legame della città con la storia cristiana. Le basiliche papali, ricche di arte e spiritualità, sono punti di riferimento fondamentali per ogni pellegrino.

La Basilica di San Pietro, cuore del Giubileo a Roma, aprirà la sua Porta Santa il 24 dicembre 2024. Al suo interno, i pellegrini possono ammirare capolavori come la Pietà di Michelangelo e la magnifica cupola progettata da Bernini.

La Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale del Papa, aprirà la sua Porta Santa il 29 dicembre 2024. È la più antica e ha un’importanza storica e liturgica significativa.

La Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali, è famosa per il suo mosaico dell’abside raffigurante la Madonna con il Bambino, protettrice di Roma.

La Basilica di San Paolo fuori le Mura, costruita sul luogo del martirio dell’apostolo Paolo, sarà un luogo di particolare devozione durante il Giubileo.

Oltre alle basiliche papali, i pellegrini possono esplorare numerosi itinerari extraurbani che offrono un’occasione unica per scoprire espressioni variegate del messaggio evangelico e della storia cristiana.

Il tradizionale Pellegrinaggio delle Sette Chiese include la visita a sette basiliche storiche di Roma, tra cui le quattro basiliche papali e altre importanti chiese come San Lorenzo fuori le Mura, Santa Croce in Gerusalemme e San Sebastiano fuori le Mura.

Le Visite Guidate alle Basiliche Minori permettono ai pellegrini di esplorare la ricchezza storica e artistica delle numerose chiese minori di Roma, ognuna con la propria spiritualità e bellezza uniche.

Per assistere i pellegrini e i turisti durante il Giubileo del 2025, è stato istituito il Centro Pellegrini-Info Point in Via della Conciliazione 7. Questo info point offre informazioni utili sulle celebrazioni giubilari, sugli orari delle messe e degli eventi speciali, nonché su cosa vedere e fare a Roma durante questo periodo sacro.

Il centro è aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 17:00, fornendo accoglienza e assistenza ai visitatori desiderosi di approfondire la loro esperienza di pellegrinaggio nella Città eterna.

Le Basiliche Papali a Roma

Le Basiliche Papali rappresentano punti di riferimento spirituali di straordinaria importanza a Roma. Queste quattro chiese, conosciute come le “maggiori”, includono San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Durante gli Anni Giubilari, il Papa apre le loro Porte Sante, simbolo di accoglienza e perdono per i pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Date delle Aperture

Le aperture delle Porte Sante per il Giubileo del 2025 sono programmate come segue:

  • 24 dicembre 2024: San Pietro in Vaticano alle ore 16:30
  • 29 dicembre 2024: San Giovanni in Laterano, la cattedrale del Papa
  • 1° gennaio 2025: Santa Maria Maggiore
  • Domenica 5 gennaio 2025: San Paolo fuori le Mura

Queste date segnano l’inizio di un periodo straordinario di grazia e rinnovamento spirituale per tutti i fedeli che visitano queste basiliche durante l’Anno Santo. Vedi in dettagli le chiese:

San Pietro in Vaticano

San Pietro in Vaticano è il simbolo stesso della cristianità, essendo costruito sul luogo tradizionale del martirio dell’Apostolo Pietro e della sua sepoltura. L’imperatore Costantino, nel IV secolo, commissionò la prima basilica dedicata a San Pietro, segnando l’inizio di una lunga storia di sacralità e grandiosità architettonica. Attraverso i secoli, maestri del calibro di Donato Bramante, Raffaello, Michelangelo e infine Gian Lorenzo Bernini hanno contribuito alla sua maestosa struttura, culminando con il completamento della decorazione interna nel 1629.

San Giovanni in Laterano

Conosciuta anche come l’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, San Giovanni in Laterano ha una storia intrinsecamente legata alla fondazione del cristianesimo. Originariamente di proprietà della potente famiglia dei Laterani, questa area fu donata dall’imperatore Costantino al Papa Melchiade nel 313 per la costruzione di una chiesa. Con la sua consacrazione nel 324 da parte di Papa Silvestro I, divenne la basilica madre di tutte le chiese del mondo. Nel corso dei secoli, la basilica ha subito molte trasformazioni e restauri, incluso il completo riassetto nel 1650 per opera di Francesco Borromini su commissione di Papa Innocenzo X.

San Paolo fuori le Mura

Situata sulle tombe dell’Apostolo Paolo, San Paolo fuori le Mura è un monumento alla fede e alla devozione cristiana. Costruita da Costantino nel IV secolo, l’edificio originale fu sostituito nel V secolo con una struttura più ampia per accogliere il crescente numero di pellegrini. La basilica attuale, inaugurata nel 1854 da Papa Pio IX, conserva ancora oggi una reliquia significativa: la catena che, secondo la tradizione, legò l’Apostolo Paolo durante il suo carcere a Roma.

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore è il più antico santuario mariano dell’Occidente, celebrato per la sua bellezza architettonica e la sua ricca storia. Secondo la leggenda, la Vergine Maria apparve in sogno al patrizio Giovanni e a Papa Liberio, indicando il luogo in cui avrebbe dovuto essere costruita la chiesa, segnato miracolosamente dalla caduta della neve in piena estate. Questo evento è commemorato ogni anno con la “Neve di Agosto”, quando petali bianchi vengono fatti cadere dal soffitto della basilica durante la liturgia.

Santa Maria Maggiore custodisce anche la venerata icona mariana della Salus Populi Romani, attribuita a San Luca Evangelista. Questa basilica è stata testimone di importanti eventi storici e spirituali, incluso l’accoglienza dei Santi Cirillo e Metodio nel 867 e l’approvazione dell’uso del paleoslavo nella liturgia da parte di Papa Adriano II.

Nelle sue cripte sono sepolti sette Pontefici, testimonianza dell’importanza e della sacralità di questo luogo di culto mariano.

Il Pellegrinaggio delle Sette Chiese o Cammino di San Filippo

Iniziato da San Filippo Neri nel XVI secolo, il Pellegrinaggio delle Sette Chiese è una delle più antiche tradizioni romane, combinando spiritualità, storia e arte lungo un percorso di circa 25 chilometri attraverso Roma. Questo cammino, diviso in sette tappe per un totale di 24 chilometri, era percorso anche di notte da San Filippo Neri e la sua congregazione, attirando fino a 5.000 persone in risposta agli eccessi e alla violenza del carnevale romano.

Le tappe del Pellegrinaggio:

1. Chiesa Nuova – Basilica di San Pietro
Il cammino inizia dalla Chiesa Nuova, donata da Papa Gregorio XIII alla confraternita dei pellegrini fondata da San Filippo Neri nel 1548. Accanto sorge l’Oratorio dei Filippini, capolavoro barocco di Francesco Borromini del 1637, con la prestigiosa biblioteca Vallicelliana. Il percorso attraversa il Tevere sul Ponte Sant’Angelo, arricchito dalle statue di San Pietro e San Paolo, fino alla maestosa Basilica di San Pietro in Vaticano.

2. Basilica di San Pietro – Basilica di San Paolo fuori le Mura
Dalla più grande basilica cristiana, si attraversa il Tevere fino alla Basilica di San Bartolomeo sull’Isola Tiberina, dedicata al martire Bartolomeo, e poi lungo il fiume fino a Porta San Paolo e alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, la seconda più grande di Roma e tradizionalmente legata all’apostolo Paolo.

3. Basilica di San Paolo fuori le Mura – Basilica di San Sebastiano
Il cammino prosegue lungo la Via delle Sette Chiese, passando per le Catacombe di San Callisto, antico cimitero cristiano con tombe di martiri e pontefici del III secolo, fino alla Basilica di San Sebastiano fuori le Mura, nota anche per il celebre “Salvator Mundi” di Gian Lorenzo Bernini.

4. Basilica di San Sebastiano – Basilica di San Giovanni in Laterano
Attraverso le Catacombe di San Callisto e la chiesa del Domine Quo Vadis, si arriva alla Basilica di San Giovanni in Laterano, conosciuta come la “madre di tutte le chiese del mondo”, riflettendo l’incontro tra epoche pagane e cristiane.

5. Basilica di San Giovanni in Laterano – Basilica di Santa Croce in Gerusalemme
Il cammino prosegue attraverso i Giardini di via Carlo Felice e le piazze di San Giovanni e di Santa Croce in Gerusalemme. Quest’ultima basilica sorge sui resti del complesso imperiale del Sessorium, trasformato da Elena in un luogo di venerazione delle reliquie della Croce.

6. Basilica di Santa Croce in Gerusalemme – Basilica di San Lorenzo fuori le mura
Superando la stazione Termini, il percorso continua verso la Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, costruita intorno alla tomba del martire Lorenzo. Questa basilica, una delle più venerate di Roma, conserva anche le reliquie di Santo Stefano.

7. Basilica di San Lorenzo fuori le mura – Basilica di Santa Maria Maggiore
Attraversando nuovamente la ferrovia e giungendo alla Piazza dell’Esquilino, si arriva infine alla Basilica di Santa Maria Maggiore, l’unica delle quattro basiliche papali a conservare la sua struttura paleocristiana originale. Costruita sul colle Esquilino, è leggendaria per il miracolo della “Neve di agosto”, che secondo la tradizione indicò il luogo dove costruire la chiesa dedicata alla Madonna.


Il Pellegrinaggio delle Sette Chiese non è solo un itinerario spirituale, ma anche un viaggio attraverso la storia millenaria di Roma, con le sue basiliche, catacombe e monumenti sacri. Offre ai pellegrini l’opportunità di immergersi nella fede cristiana e nella profonda spiritualità, esplorando luoghi di venerazione e simboli di devozione.

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