I Santoni di Aidone

I Giganti della Settimana Santa Siciliana

Tra le tradizioni più suggestive della Settimana Santa in Sicilia spiccano i Santoni di Aidone. Si tratta di imponenti statue raffiguranti i dodici apostoli, protagonisti delle celebrazioni pasquali di questo comune della provincia di Enna.

Questi giganti, alti circa tre metri, sono realizzati con un’intelaiatura lignea ricoperta di cartapesta. Rappresentano una testimonianza viva di un’antica devozione popolare, le cui origini risalgono al Seicento.

Origine e Storia

L’origine dei Santoni è avvolta nel mistero. Si presume che risalgano al XVII secolo, periodo della Controriforma, quando in Sicilia si svilupparono numerose manifestazioni di carattere religioso con lo scopo di rievangelizzare la popolazione attraverso rappresentazioni sacre.

L’influenza spagnola, dominante nell’isola in quell’epoca, ha certamente contribuito alla nascita di questa tradizione: in Andalusia, durante la Semana Santa, sfilano ancora oggi statue simili a quelle aidonesi.

Si ritiene che l’anonimo autore dei Santoni si sia ispirato alle statue degli apostoli che adornano la facciata della Basilica di San Pietro in Vaticano, attribuendo a ciascuna di esse i simboli caratteristici che ne identificano la figura e il ruolo evangelico.

Descrizione e Significato dei Santoni

I Santoni, chiamati affettuosamente “i santui” nel dialetto galloitalico locale, sono costituiti da un busto ligneo coperto da tuniche dai colori vivaci e da un mantello, mentre le mani e la testa sono di cartapesta. Ognuno di essi porta un oggetto simbolico:

  • San Pietro veste una tunica rossa con un mantello blu e porta un mazzo di chiavi nella mano destra, simbolo del suo ruolo di custode del Paradiso;
  • San Filippo indossa una tunica gialla e un mantello blu, reggendo un libro nella destra, segno della sua predicazione;
  • Tutti gli apostoli tengono nella mano sinistra un mazzo di fiori, espressione della primavera e della gioia della Resurrezione.

I Santari: i Portatori dei Giganti

Santoni vengono portati in processione da uomini chiamati “santari”, che si infilano all’interno delle statue e le guidano lungo le vie del paese. La struttura cava permette loro di muoversi agilmente, osservando l’esterno attraverso piccoli occhielli ricavati all’altezza della pancia.

Un santaro esperto non si limita a camminare con sicurezza, ma può anche far correre la statua o eseguire inchini solenni, rendendo la processione ancora più suggestiva.

Le Processioni e la “Giunta”

I Santoni vengono portati in processione due volte durante la Settimana Santa:

  1. Domenica delle Palme: sfilano per le vie di Aidone, segnando l’inizio delle celebrazioni pasquali;
  2. Domenica di Pasqua: avviene la tradizionale “Giunta”, il momento più atteso dai fedeli. In piazza Cordova, le statue degli apostoli corrono incontro alle statue del Cristo Risorto e della Madonna, simboleggiando l’annuncio della Resurrezione e la gioia del ritrovamento.

L’importanza della Giunta è profondamente radicata nella cultura popolare aidonese. Ne è prova l’espressione dialettale “Va vida curr’r’ i Sant nto cciangh”, che significa “Vai a vedere correre i Santi in piazza” ed è spesso usata in modo scherzoso per invitare qualcuno ad andarsene.

Nel 2025, questi riti si svolgeranno domenica 13 aprile (Domenica delle Palme) e domenica 20 aprile (Pasqua), mantenendo viva una tradizione secolare che unisce fede, spettacolo e identità culturale.

Diffusione e Confronti con Altre Tradizioni

Sebbene i Santoni di Aidone siano una tradizione unica e profondamente radicata nella cultura locale, esistono riti simili in altre parti della Sicilia, seppur con caratteristiche differenti.

Caltagirone, per esempio, la processione pasquale vede protagonista la statua di San Pietro, che viene portata in corteo per annunciare la Resurrezione di Cristo. A differenza dei Santoni di Aidone, che rappresentano tutti e dodici gli apostoli, qui è solo San Pietro a svolgere il ruolo di messaggero del lieto evento.

Nel comune di Barrafranca, invece, le celebrazioni pasquali coinvolgono statue note come “giganti” o “Sanpaoloni”, figure imponenti che rappresentano San Paolo e altri personaggi della tradizione religiosa. Anche in questo caso, la processione è caratterizzata da movimenti scenografici, con le statue che vengono fatte “correre” per enfatizzare la gioia della Resurrezione.

Queste varianti locali dimostrano come, pur nella diversità delle forme e delle espressioni, la Pasqua in Sicilia sia profondamente legata a rituali spettacolari che uniscono fede, arte e tradizione popolare.

I Giganti della Fede: Il Battito della Pasqua ad Aidone

Visitare Aidone durante la Settimana Santa significa immergersi in una tradizione antica e suggestiva. La fede si manifesta attraverso riti spettacolari e coinvolgenti, rendendo questo evento unico in Sicilia.

Santoni, con la loro imponenza e i loro movimenti solenni, trasformano le strade del borgo in un teatro sacro a cielo aperto. La Giunta della Domenica di Pasqua è il momento più atteso. Le statue corrono l’una verso l’altra per celebrare la Resurrezione di Cristo, regalando ai fedeli e ai visitatori un’emozione indimenticabile.

Trascorrere la Pasqua in Sicilia significa anche scoprire un’isola ricca di tradizioni e bellezze naturali. Oltre ai riti religiosi, il viaggio diventa un’esperienza sensoriale unica. Il profumo della zagara, il gusto delle cassate e delle cuddure, i borghi incastonati tra colline e rovine antiche rendono l’atmosfera magica.

Aidone offre molto più di una celebrazione religiosa.

Qui la spiritualità si trasforma in arte vivente, in un evento che unisce passato e presente, devozione o spettacolo.

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