“Tourism Forecast 2024”

Sfide e Opportunità per il Turismo in Italia tra Calo dei Flussi e Crescita della Spesa

Previsioni turismo Italia 2024 – Il turismo in Italia nel 2024 sta attraversando una fase di trasformazione, con segnali contrastanti che riflettono sia una crescita in alcuni settori, sia una contrazione in altri.

Secondo il rapporto “Tourism Forecast 2024” di Demoskopika, i flussi turistici sono previsti in calo rispetto al 2023, con una diminuzione del 2,5% negli arrivi, pari a 130,3 milioni, e una leggera flessione dello 0,4% nelle presenze, che si attestano a 445,3 milioni di pernottamenti.

Questo quadro, però, presenta un lato positivo: nonostante il calo numerico, la spesa turistica complessiva è destinata a crescere del 3,8%, raggiungendo oltre 127 miliardi di euro.

Questa crescita, tuttavia, è parzialmente influenzata dall’aumento dei prezzi, con un’inflazione turistica stimata al 4,9% che impatterà per circa 5,9 miliardi di euro sui consumi dei viaggiatori. Di conseguenza, la crescita economica è legata più all’inflazione che a un aumento reale dei turisti.

Il turismo 2024 globale ha registrato una significativa ripresa, con 790 milioni di arrivi nei primi sette mesi dell’anno, segnando un incremento dell’11% rispetto al 2023 e avvicinandosi ai livelli pre-pandemia, con una differenza di appena il 4% rispetto al 2019.

Dunque, le previsioni per il turismo in Italia nel 2024 indicano un calo dei flussi, ma un aumento della spesa turistica, evidenziando le sfide e le opportunità che il settore dovrà affrontare.

Confronto con i dati di Fipe-Confcommercio

I dati forniti da Fipe-Confcommercio dipingono un quadro diverso, con la stagione estiva del 2024 che ha registrato un incremento dell’1,6% nelle presenze rispetto all’anno precedente, raggiungendo oltre 215 milioni di presenze. Questo aumento è stato trainato principalmente dal turismo internazionale, che ha visto una crescita del 4% negli arrivi. Al contrario, il turismo interno ha subito un calo dello 0,8%, evidenziando una certa difficoltà per i turisti italiani a sostenere i costi delle vacanze.

L’aumento delle presenze registrate da Fipe-Confcommercio si concentra soprattutto nel periodo estivo, mentre Demoskopika prevede una flessione complessiva per l’intero anno. Questo apparente contrasto può essere spiegato dal fatto che il turismo estivo rimane forte, ma il calo si fa sentire durante altre stagioni o settori specifici.

Previsioni turismo Italia 2024: Turismo internazionale vs. turismo domestico

Un elemento chiave nelle previsioni di Demoskopika è il calo del turismo domestico. Gli italiani che scelgono di viaggiare nel proprio paese sono diminuiti del 4,5% rispetto al 2023, con una conseguente diminuzione del 2,5% nei pernottamenti, che si attestano a circa 208 milioni. Al contrario, il turismo internazionale mostra una maggiore resilienza. Nonostante una leggera diminuzione dello 0,6% negli arrivi stranieri, le presenze internazionali sono previste in aumento dell’1,4%, raggiungendo circa 237,6 milioni di pernottamenti. Questo dato conferma il ruolo fondamentale del turismo estero nel sostenere il settore, anche in periodi di difficoltà economica per i consumatori italiani.

Un aspetto interessante è che il 52,4% degli arrivi registrati nel 2023 nelle strutture italiane è attribuibile a turisti stranieri. Questo sottolinea l’importanza del mercato internazionale per l’industria turistica italiana e conferma il trend di crescita per il 2024. Le città d’arte e le mete culturali come Roma, Milano, Firenze e Venezia continuano ad essere attrattive, nonostante l’incremento dei prezzi e l’inflazione.

Prenotazioni e andamento delle regioni

Nel 2023 sono stati registrati oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane, un dato che mostra una ripresa significativa rispetto agli anni di pandemia. Alcune regioni hanno registrato incrementi superiori alla media nazionale, come il Lazio (+25,3%), la Lombardia (+16,8%), la Sicilia (+13,9%) e la Campania (+13,3%). Questo è un segnale importante del ritorno dell’interesse per le grandi città d’arte e le località con un ricco patrimonio culturale e paesaggistico.

Nel confronto con le previsioni di Demoskopika, si nota che se da un lato l’intero comparto turistico si sta stabilizzando, con una leggera flessione, dall’altro le regioni con una forte identità culturale e storica riescono a mantenere e addirittura migliorare le proprie performance. Questo suggerisce che le destinazioni italiane più rinomate e con una forte attrattiva internazionale stanno resistendo meglio alle pressioni inflazionistiche e alla riduzione della capacità di spesa.

Crescita del settore extra-alberghiero

Un aspetto interessante del 2024 è il continuo aumento di interesse per le strutture extra-alberghiere. Questo segmento ha visto una crescita del 16,9% negli arrivi e dell’11% nelle presenze. Sempre più turisti, sia italiani che stranieri, scelgono alternative agli hotel tradizionali, come bed & breakfast, agriturismi e case vacanza, che offrono esperienze più personalizzate e, spesso, costi più accessibili.

Anche il settore alberghiero tradizionale ha registrato una ripresa, con un aumento degli arrivi dell’11,5% e delle presenze dell’8,1%. Questo indica una crescente fiducia nel sistema ricettivo, ma anche una diversificazione delle scelte da parte dei turisti, che optano sempre più per soluzioni flessibili e a misura delle proprie esigenze.

La sfida dell’inflazione e della governance

Uno dei problemi principali emersi nel rapporto di Demoskopika è la sfida posta dall’aumento dei prezzi e dalla frammentazione della governance del settore turistico. L’inflazione ha colpito in modo particolarmente severo il settore dei trasporti e quello alberghiero, con un incremento del 16,3% nei prezzi del trasporto aereo in un solo mese. Questa dinamica rende le vacanze più costose sia per gli italiani che per gli stranieri, con il rischio di compromettere la competitività dell’Italia come destinazione turistica globale.

Raffaele Rio, presidente di Demoskopika, ha lanciato un appello al governo Meloni per una programmazione più strategica e una governance meno frammentata. Secondo Rio, il settore turistico italiano deve adeguarsi ai cambiamenti in atto, adottando una visione più lungimirante. Questo significa investire in infrastrutture, nuove tecnologie e formazione del personale, garantendo al contempo un’offerta turistica accessibile dal punto di vista economico.

Turismo 2024 Italia: Sfide e Opportunità per il Belpaese tra Calo dei Flussi e Crescita Economica

Il 2024 si presenta come un anno di sfide per il turismo in Italia, con dati contrastanti che mostrano una leggera flessione nei flussi turistici complessivi ma una crescita nella spesa turistica, legata principalmente all’inflazione. Il confronto con i dati di Fipe-Confcommercio suggerisce che mentre l’estate ha visto una buona performance, il calo potrebbe essere più marcato nelle altre stagioni. La resilienza del turismo internazionale e l’aumento delle presenze nelle strutture extra-alberghiere sono segnali positivi, ma rimangono sfide legate all’aumento dei prezzi e alla necessità di una governance più efficace.

L’Italia dovrà puntare su una strategia che bilanci qualità dell’offerta e accessibilità, investendo in infrastrutture e mantenendo un occhio attento alla sostenibilità economica del settore, per rimanere competitiva sul mercato globale.

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