L’economia blu del mare in Italia
L’economia blu in Italia trova la sua rappresentazione principale nel mare e nel suo potenziale illimitato. Tuttavia, il settore della pesca ha affrontato diverse sfide negli ultimi anni, come l’inquinamento, le condizioni climatiche avverse e l’aumento dei prezzi degli input produttivi, oltre alle stringenti regole della politica comune della pesca, che hanno causato ingenti perdite.
Secondo i dati riportati dall’ISTAT nel 2022, il settore della pesca ha registrato una diminuzione del 3,5% nella produzione e del 2,9% nel valore aggiunto. Nonostante ciò, le imprese legate al mare rappresentano una significativa fetta del PIL italiano, non solo durante il periodo estivo, ma durante tutto l’anno.
Il mare costituisce una fonte di reddito per molti abitanti in Italia, che ne beneficiano direttamente o indirettamente.
In questo articolo, esploreremo il mondo dell’ittiturismo in Italia, evidenziando le sue potenzialità e presentando esempi vincenti già attivi, oltre a discutere delle prospettive future. È fondamentale tutelare e proteggere il mare, poiché rappresenta una risorsa preziosa e richiede un equilibrio sostenibile tra l’uomo e la natura.
Che cos’è l’ittiturismo?
L’ittiturismo è un termine che deriva dalla combinazione delle parole “pesca” (in latino “ittus”) e “turismo“. Rappresenta un’importante forma di turismo esperenziale e attivo all’aria aperta, che si inserisce nell’ambito delle esperienze legate al viaggio lento.
Si riferisce a un’attività che coinvolge la pesca e il turismo sostenibile lungo le zone costiere.
L’ittiturismo offre agli appassionati di pesca e agli amanti del mare l’opportunità di partecipare a esperienze legate alla pesca sportiva o tradizionale, all’esplorazione delle risorse marine e all’immersione nella cultura locale legata alla pesca.
Spesso, le strutture ricettive situate nelle aree costiere offrono servizi di ittiturismo per consentire ai visitatori di vivere e comprendere meglio l’ecosistema marino e le tradizioni di pesca della regione.
Questa forma di turismo può promuovere la conservazione delle risorse marine e il sostegno alle comunità locali.
È importante sottolineare che l’ittiturismo non si concentra sulle attività di pesca in mare, ma coinvolge principalmente le attività svolte sulla terra ferma.
Tra le attività principali dell’ittiturismo troviamo l’accoglienza turistica presso le strutture ricettive, spesso ricavate dalle tipiche abitazioni dei pescatori, e la preparazione e degustazione delle ricette della tradizione locale, che permettono ai visitatori di immergersi completamente nell’esperienza culinaria legata al mare e alla pesca.
La differenza tra ittiturismo e pescaturismo.
La differenza tra ittiturismo e pescaturismo è un elemento fondamentale da comprendere nel contesto del turismo in Italia. Capire le distinzioni tra queste due forme di turismo consente di adattare le offerte turistiche e di raggiungere target diversi.
Il pescaturismo si concentra sull’imbarco di passeggeri su navi appositamente predisposte per la pesca a scopo turistico o ricreativo. Le barche coinvolgono sia i pescatori che i viaggiatori, chiamati pescaturisti, offrendo loro l’opportunità di sperimentare da vicino il lavoro dei pescatori, comprendendone le difficoltà e le bellezze. Il pescaturismo è regolamentato dal Decreto Legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, che riguarda le “misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, in conformità all’articolo 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96”.
All’interno delle attività del pescaturismo, si trova l’ittiturismo come attività complementare. L’ittiturismo, a differenza del pescaturismo, non riguarda le battute di pesca in mare, ma si concentra principalmente sulle attività svolte lungo le coste. Queste attività includono l’ospitalità nei borghi marinari e l’enogastronomia, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nella cultura locale e nella tradizione culinaria legata al mare.
È importante sottolineare che l’ittiturismo è strettamente legato al pescaturismo, ma si distingue per la sua focalizzazione sulle attività costiere anziché sulla pesca in sé.
Dove fare ittiturismo in Italia
L’Italia, essendo una penisola bagnata dal mare su tutti i suoi lati, offre numerose opportunità per praticare l’ittiturismo.
Tra le regioni italiane, alcune hanno dimostrato una particolare capacità di investire nell’organizzazione di queste esperienze uniche legate al mare.
La Liguria, con le sue affascinanti Cinque Terre e le sue tradizioni legate alla pesca, l’Emilia-Romagna, con i suoi pittoreschi borghi costieri e le prelibatezze ittiche della tradizione romagnola, la Sardegna, con le sue acque cristalline e la ricca pesca locale, la Calabria, con le sue affascinanti località balneari e le tradizioni di pesca millenarie, la Campania, con le sue baie incantevoli e le specialità culinarie a base di pesce fresco, la Sicilia, con le sue antiche tradizioni di pesca e le delizie culinarie uniche.
Nel corso di un’esperienza di ittiturismo, le flotte possono ospitare da 4 a 12 turisti, offrendo l’opportunità di scoprire il fascino del mare italiano e di immergersi nella cultura e nelle tradizioni legate alla pesca in modo intimo e coinvolgente.
Ecco una suddivisione degli ittiturismi in base ai mari italiani:
Mar Adriatico Settentrionale:
Ittiturismo nel Friuli Venezia Giulia: a Grado è possibile partecipare a escursioni in barca con pescatori locali (tra questi c’è la cooperativa dei pescatori di Grado) e scoprire la pesca delle vongole o dei frutti di mare. Tra gli eventi da non perdere c’è la “Sardelada” evento per la degustazione del pescato. Inoltre, Trieste è rinomata per la sua tradizione culinaria a base di pesce, dove potrai gustare piatti tipici come i “tramezzini di alici” e le “sarde in saor”.
Ittiturismo nel Veneto: Situata nella laguna di Venezia, Chioggia è una località rinomata per la sua tradizione ittica. Qui potresti partecipare a escursioni in barca (balanse), lungo la Diga di Sottomarina, con pescatori locali e assistere alla pesca di specie come le vongole o le seppie.
Ittiturismo in Emilia-Romagna: a Cervia potresti partecipare a escursioni in barca e assistere alla pesca del pesce azzurro come le sardine e le acciughe. Inoltre, Rimini e Cesenatico sono famose per i loro ristoranti di pesce dove potrai gustare specialità locali come la “piadina con pesce” (sardoncini) e la “brodetto di pesce romagnolo”.
Ittiturismo nelle Marche: a Portonovo, nella Riviera del Conero, potresti partecipare a escursioni in barca con pescatori locali e assistere alla pesca di specie come il mosciolo selvatico e il pesce azzurro. Potrai anche gustare prelibatezze ittiche come il “brodetto all’anconetana”, una zuppa di pesce tipica della zona.
Mar Adriatico meridionale:
Ittiturismo in Abruzzo: a Vasto potresti partecipare a escursioni con pescatori e assistere alla pesca. Potrai anche gustare piatti di pesce fresco, come la “brodetto vastese” e la “zuppa di pesce alla vastese”, piatti tradizionali dell’area. Inoltre a San Vito Chietino potresti assaporare il pesce lungo le friggitorie nel borgo o nei caratteristici trabocchi lungo la costa.
Ittiturismo in Molise: a Termoli è una città costiera molisana con una tradizione di pesca ben radicata. Potresti visitare il porticciolo e assaporare prelibatezze ittiche nei ristoranti locali. Tra i piatti tipici seppie con i piselli, il brodetto e il polpo in purgatorio.
Ittiturismo sui Trabocchi in Puglia: a Vieste e Peschici queste località pugliesi sono famose per i loro trabocchi, piattaforme di pesca tradizionali. Potresti vivere un’esperienza autentica partecipando a escursioni in barca e gustando piatti di pesce fresco preparati secondo le tradizioni locali su queste architetture del mare.
Ittiturismo in Puglia: a Trani è una città portuale pugliese con una lunga tradizione marina. Potresti visitare il pittoresco porticciolo, gustare prelibatezze ittiche nei ristoranti locali e vivere l’atmosfera unica di questa città costiera.
La città di Bari è rinomata per il suo mercato del pesce e la cultura del consumo di polpo fresco. Potresti esplorare il vivace mercato ittico (“N’ dèrr’a la lanze”) e assaporare piatti a base di polpo nei numerosi ristoranti e trattorie della città.
Polignano a Mare, Ostuni e Otranto: Queste località costiere pugliesi offrono una varietà di ristoranti e trattorie specializzati in piatti a base di pesce fresco. Potresti gustare specialità locali e immergerti nell’atmosfera unica di queste incantevoli città. Il pesce qui va degustano con i vini italiani pugliesi.
Mar Ionio:
Ittiturismo in Puglia: a Gallipoli o Porto Cesareo, potresti partecipare a escursioni in barca per la pesca o assistere alla lavorazione del pesce appena pescato. Avrai l’opportunità di gustare piatti tradizionali a base di pesce fresco, come il famoso “fritturino di paranza” o la “zuppa”.
A Taranto, situata lungo il Mar Ionio, offre esperienze di ittiturismo. Puoi partecipare a uscite in barca con pescatori locali e scoprire la pesca di specie marine come il pesce spada e il tonno. Avrai l’opportunità di degustare piatti di pesce fresco preparati secondo le tradizioni locali, come il “le cozze alla tarantina” o il “fritturino di pesce”.
Ittiturismo in Calabria Ionica: Lungo la costa ionica della Calabria, ci sono diverse località che offrono esperienze di ittiturismo. Ad esempio, a San Nicola Arcella potrai partecipare a escursioni in barca con pescatori locali e gustare piatti di pesce fresco preparati secondo le ricette tradizionali calabresi. A Scilla, puoi anche provare i tour della pesca e partecipare a escursioni di pesca notturna per scoprire la pesca del pesce spada. Da non perdere il pesce spada alla brace aromatizzato, in carpaccio o involtini.
Mar di Sicilia:
Ittiturismo a Mazara del Vallo: Questa località siciliana è famosa per la sua tradizione di pesca. Qui potresti partecipare a escursioni di pesca notturna con i pescatori e scoprire le tecniche di pesca del tonno rosso. Potrai anche gustare il famoso “cous-cous di pesce”, un piatto tipico della zona.
Ittiturismo a Trapani, in Sicilia puoi partecipare a escursioni in barca e assistere alla pesca di specie marine come le triglie e le sarde. Potrai anche gustare piatti di pesce fresco, come il “cous-cous di pesce alla trapanese” e il “tonno alla Trapanese”.
Mar Tirreno:
Ittiturismo in Calabria: a Isola di Capo Rizzuto potrai partecipare a uscite in barca con pescatori locali, imparare le tecniche di pesca tradizionali e gustare piatti di pesce fresco come la “zuppa di pesce” o il “pesce spada alla ghiotta”.
Ittiturismo in Campania: a Marina di Camerota questa località costiera offre l’opportunità di partecipare a escursioni in barca con pescatori locali per esplorare le bellezze marine del Parco Nazionale del Cilento. Potrai assistere alla pesca di specie come il sarago e il dentice, e successivamente assaggiare prelibatezze ittiche come i “spaghetti alle vongole” e la “frittura di pesce”.
Inoltre, anche la Costiera Amalfitana è famosa per le sue bellezze naturali e la ricca tradizione culinaria a base di pesce. Qui potresti partecipare a escursioni in barca con pescatori locali e assistere alla pesca di specie come il dentice, il branzino e le triglie. Potrai anche gustare piatti di pesce fresco, come gli “spaghetti alle vongole”, i “totani ripieni” e il “pesce all’acqua pazza”, piatti tipici della cucina locale.
Ittiturismo in Lazio: a San Felice Circeo è una località costiera nel Parco Nazionale del Circeo, che offre esperienze di ittiturismo. Potresti partecipare a escursioni in barca e assistere alla pesca di specie locali. Potrai anche gustare piatti di pesce fresco, come il “pesce al forno” e la “zuppa di pesce”. I piatti vengono accompagnati dall’immancabile zucchina alla sanfeliciana.
Le isole bagnate dal Mar Tirreno:
Ittiturismo In Sardegna: a Olbia, città situata sulla costa nord-orientale della Sardegna. Qui potresti partecipare a uscite in barca e assistere alla pesca di specie come il dentice e il tonno. In seguito, potrai gustare piatti di pesce fresco preparati secondo le ricette tradizionali sarde, come la “burrida”, un piatto a base di pesce marinato.
Ad Alghero la città costiera offre diverse opportunità per l’ititurismo. Potresti partecipare a escursioni in barca con pescatori locali e assistere alla pesca di specie come il polpo e la murena. Avrai anche l’opportunità di assaporare piatti di pesce fresco, come la “paella di mare” e le linguine ai ricci.
A Carloforte l’isola situata al largo della costa sud-occidentale della Sardegna. Qui potresti partecipare a escursioni e praticare la pesca di specie come il tonno rosso. Potrai anche gustare piatti di pesce fresco, come la “burrida” e i “cous-cous di pesce”, influenze della cultura ligure e tunisina.
Mar Ligure:
Ittiturismo in Toscana: Viareggio è una località balneare sulla costa della Versilia con una lunga tradizione legata alla pesca. Qui potresti partecipare a escursioni in barca con pescatori locali e assistere alla pesca di specie come il pesce azzurro e il pesce spada. Avrai l’opportunità di gustare piatti di pesce fresco, come la “frittura mista di mare” e le “cicchette”, piccole triglie impanate e fritte.
Tra i piatti imperdibili gli spaghetti alla trabaccolara o all’artiglio.
Ittiturismo in Liguria: le Cinque Terre sono una regione costiera, potresti partecipare a escursioni in mare aperto con i pescatori locali e imparare le tecniche di pesca tradizionali. Successivamente, potrai assaggiare le specialità ittiche locali come le acciughe di Monterosso dette “u pan du mà” (il pane del mare).
Le prospettive dell’ittiturismo: un nuovo orizzonte per la pesca e il turismo in Italia
L’ititurismo si presenta come una prospettiva promettente per il settore della pesca in Italia.
La flotta Italiana è fatta di oltre 11.800 natanti. L’Adriatico settentrionale e il Tirreno meridionale rappresentano le principali aree di pesca storica nel paese. Specie come le acciughe, le vongole e le sardine costituiscono il 40% del pesce sbarcato, seguite da naselli, triglie, seppie, tonni e polpi. Le alici, in particolare, mantengono un’importanza economica primaria.
L’ititurismo si configura come una formula vincente per avvicinare i viaggiatori al mondo della pesca, consentendo loro di comprendere i costi e l’effettiva qualità dei prodotti ittici. Questa attività favorisce lo scambio culturale tra viaggiatori e pescatori, arricchendo entrambe le parti coinvolte.
Attraverso il pescaturismo, i visitatori possono esplorare le zone più affascinanti dell’Italia, offrendo una prospettiva diversa e unica, magari scoprendo città che non avevano mai visto dall’acqua.
È fondamentale definire le attività che rientrano in questo tipo di turismo e investire nella formazione, compresa la conoscenza delle competenze di comunicazione, marketing e lingue straniere.
Inoltre, queste esperienze hanno contribuito ad avvicinare le donne al mondo della pesca, trasformando questa professione in un lavoro che coinvolge l’intera famiglia.
Lasciatevi coinvolgere da questa esperienza unica che vi permetterà di scoprire l’autentica tradizione ittica e di apprezzare le meraviglie delle coste italiane.
Buon viaggio con i pescatori e le pescatrici d’Italia!
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