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Overtourism

Demoskpica presenta la mappa italiana del fenomeno

In Italia, il fenomeno dell’overtourism sta assumendo proporzioni sempre più rilevanti. Alcune destinazioni provinciali italiane si trovano ad affrontare sfide particolarmente gravi legate al sovraffollamento turistico.

Secondo l’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (ICST) elaborato da Demoskopika, sette province emergono come le più colpite da questo fenomeno.

Tra queste ci sono Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno, Trento, Verona e Napoli.

Queste aree sono classificate con un livello “Molto-Alto“. L’indice è frutto di una scala di valutazione. Questo tiene presente della situazione critica che minaccia la qualità della vita locale e la sostenibilità delle destinazioni turistiche stesse.

Inoltre, altre destinazioni di rilievo come Roma e Firenze non sfuggono alle pressioni dell’overtourism, trovandosi anch’esse a un livello “Alto” nell’Indice di Demoskopika. Qui si registra una significativa pressione sulle risorse locali, con problemi evidenti nella gestione dei flussi turistici.

Dall’altro lato dello spettro, alcune destinazioni provinciali godono di una minore presenza turistica e, di conseguenza, di un livello molto basso di overtourism. Queste includono Benevento, Rieti, Reggio Calabria, Isernia e Campobasso, dove il sovraffollamento turistico è minimo e ha impatti limitati su infrastrutture e residenti.

Ad esempio, mentre Bolzano registra 64 turisti per residente, Benevento vanta meno di un turista per abitante. Un’altra discrepanza significativa emerge nell’analisi della densità turistica, con Venezia che registra oltre 14 mila turisti per chilometro quadrato, mentre Enna ne conta appena 41.

L’ICST, sviluppato in chiave sperimentale da Demoskopika, è un tentativo di valutare in modo completo il sovraffollamento turistico attraverso una combinazione di indicatori. Questi includono densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, utilizzo lordo e quota di rifiuti urbani attribuibili al settore turistico. Raffaele Rio, presidente di Demoskopika, sottolinea l’importanza di affrontare l’overtourism con politiche turistiche responsabili e sostenibili. Questo include limitazioni all’accesso ai luoghi più a rischio, la promozione di destinazioni alternative e la diversificazione dei flussi turistici attraverso il sostegno ai viaggi fuori stagione.

L’overtourism rappresenta una minaccia significativa per le destinazioni turistiche italiane, ma è possibile affrontarla in modo proattivo attraverso politiche mirate e un approccio consapevole al turismo. Solo così si potrà garantire che il turismo continui a essere una fonte di arricchimento culturale e sviluppo economico senza compromettere il benessere delle generazioni future.

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Demoskopica – Mappa Overtourism in Italia

Le destinazioni turistiche italiane sono suddivise in tre livelli di sovraffollamento, ciascuno riflettendo l’intensità delle sfide incontrate.

Al livello MOLTO ALTO, troviamo le città più rinomate come Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno, Trento, Verona e Napoli. Queste affrontano una pressione turistica estremamente elevata, con conseguenti impatti critici sulla qualità della vita locale e sulla sostenibilità delle destinazioni.

A livello ALTO, si collocano mete come Milano, Savona, Ravenna, Roma, Trieste, Imperia, La Spezia (con le 5 Terre), Grosseto, Firenze, Gorizia, Aosta e Forlì-Cesena. Queste condividono una significativa pressione sulle risorse locali, specialmente durante i periodi di picco turistico.

Infine, al livello MODERATO, ci sono destinazioni come Siena, Monza della Brianza, Brescia, Padova, Genova, Sassari (con la Maddalena), Vibo Valentia (con Tropea), Lucca, Pistoia, Como, Bologna, Pisa, Pesaro e Urbino. Queste sebbene meno colpite rispetto alle prime due categorie, richiedono comunque una gestione attenta per evitare che il sovraffollamento turistico raggiunga livelli critici.

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