A cavallo tra le meraviglie italiane 

I  numerosi sentieri che attraversano i territori italiani sono spesso delle ippovie. Questi itinerari, percorribili a cavallo, raggiungono a volte luoghi naturali o impervi difficilmente percorribili in altro modo. 

Se per i cammini a piedi si utilizza il termine trekking e per quello in bici cicloturismo, il turismo a cavallo oggi è chiamato equiturismo.

Esso rappresenta un turismo lento in continua crescita (ne parlavamo anche nell’articolo Outdoor experiences). Oggi si riscoprono le foresterie e gli agriturismi con maneggi, che permettono nelle lunghe percorrenze (oltre 20 km) la sosta di persone e animali.

La cura dei percorsi permette di salvaguardare le risorse ambientali. Dal mare alle colline e alla montagna, la natura è lo sfondo dei percorsi lenti. Una natura che seduce, ma tanto fragile che è quindi fondamentale conoscere e tutelare.

Le ippostrade permettono di vivere esperienze uniche, scoprire l’enogastronomia locale degustando vini e prodotti tipici. Sono ideali per chi vuole coniugare il relax immerso nella natura e la scoperta di luoghi inesplorati.
Non tutti i circuiti richiedono esperienza o sono di grande difficoltà e si possono percorrere in assoluta sicurezza. Va detto che molti percorsi sono ideali anche da fare in bici o a piedi.

Il viaggio lento a cavallo richiede preparazione fisica per gli animali, oltre ad un’attrezzatura specifica del cavaliere. È preferibile affidarsi ad agriturismi o strutture ricettive che offrono questo servizio.

Le ippovie sono un mezzo per conoscere il territorio e la natura, ma anche un nuovo mercato turistico. Questi percorsi aspettano di essere scoperti. Gli istruttori italiani sono moltissimi e non aspettano altro che trasmettere il loro sapere. Sono loro, insieme ai locali, i veri custodi della bellezza.

Ippovie in Italia 

Ecco l’elenco delle Ippovie in Italia.

Ippovia del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in Campania. Ha una lunghezza di 408 km ed è diviso in 18 tappe. Le ippovie si snodano tra le colline, i corsi fluviali e le vette, molto difficili da raggiungere. Le tappe prendono il nome dai cavalli mitologici dell’antica Grecia, come ad esempio Balio, che era il cavallo di Achille. Oltre alle montagne di Alburni si attraversano il fiume Tangro e Lambro, fino ad arrivare al mare Capo Palinuro. Tanti contesti e paesaggi differenti che racchiudono una biodiversità davvero eterogenea.

Ippovia del Gran Sasso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in Abruzzo. Ha una lunghezza di 320 km. È stata definita la più lunga ippovia d’Italia mai realizzata in un parco. Coinvolge tutti i parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, dei Monti Sibillini e della Majella. Lungo il percorso ci sono aree attrezzate, ostelli, ricoveri e luoghi d’interesse da scoprire, come Campotosto e Capestrano.

Ippovia Delta del Po. Lungo il fiume si possono percorrere diversi itinerari che dalla foce e nelle piane giungono fino alle colline. Oltre ai piccoli itinerari locali, esistono alcuni a lunga percorrenza, come quelli in Veneto e in Emilia-Romagna. Gli itinerari in Emilia-Romagna sono delle passeggiate lungo valli e pinete millenarie. Qui è possibile salire su cavalli di razza Camargue Delta, docili e di colore bianco.

Ippovia valle del Cormor, un itinerario di tipo fluviale. Lungo i suoi 25 km, a pochi chilometri da Udine, è possibile partire alla volta di Buja “Città d’Arte della Medaglia”. È qui infatti che nasce la lunga tradizione di artisti incinsi di medaglie e monete. L’ippovia collega anche numerosi borghi (Tavagnacco, Pagnacco, Tricesimo, Casacco, Troppo Grande e Colloredo di Monte Albano) mediante strade bianche. Ai cavalieri è dedicata grande assistenza con maneggi, aree di sosta e ristoro.

L’ippovia Grande Anello dei Parchi, nella Regione Lazio, è un percorso di 700 km suddiviso in 4 itinerari. Attraversa la via Francigena Equestre, il parco del Circeo e il piano di Montelanico. La natura qui è incontaminata e la vera ricchezza sta nella biodiversità. Qui, dove il tempo sembra si sia fermato, ci si trova in luoghi scelti in passato da eremiti, briganti, eroi e viandanti. L’unico suono che si percepisce è quello della natura o dei campanili dei borghi in lontananza.

Ippovia delle Prealpi, in Veneto, dove esistono ben 12 itinerari, dal Lago di Garda alla Foresta del Consiglio. Il percorso è tradizione, enogastronomia e natura selvaggia. È possibile raggiungere le malghe di Asiago, del Monte Grappa e del Cesen. Oppure visitare il rifugio Podestaria in Lessinia, il Lago di Garda e le piccole Dolomiti. È proprio quest’ultimo l’itinerario più affascinante. Attraverserete la conca smeraldo, la salita Recoaro Mille è impegnativa, ma il panorama delle piccole Dolomiti vi ripagherà.

Ippovia delle Foreste Sacre del Parco delle Foreste Casentinesi, in Toscana. Oltre a quelle sulla costa (Ippovia dei Cavallegeri) e dell’Appennino Pistoiese (Ippovia Monte Amiata e San jacopo), l’ippovia del Parco ha un impatto emotivo maggiore, perché raggiunge luoghi magici, come l’eremo di Camaldoli e l’Abbazia di Vallombrosa. Qui si ripercorre un territorio fatto di castellai e chiese rupestri.

Ippovia del Gargano, in Puglia. È chiamata anche la grande traversata Garganica. Lunga 48 km, con diverse tappe, attraversa la necropoli rupestre del Monte Pucci, Vico del Gargano e la Grotta di San Michele Arcangelo (patrimonio Unesco). Il percorso raggiunge anche la piana dei pascoli, e in parte, il bosco di Cerro. Si caratterizza per il paesaggio rurale, essendo costituita da antichi percorsi utilizzati per la transumanza, segnati ai lati dai muretti a secco (patrimonio UNESCO).

Ippovia del Trentino Orientale, in Valsugana, Trentino Alto-Adige. Attraversa le foreste di faggio, larice e abete. Ha una lunghezza di 450 km, con ben 18 tappe. Si attraversa la Valsugana, il Pinetano, gli altipiani Cimbri, il Primiero, fino alla Valle di Fiemme. Oltre al percorso principale, sono state realizzate delle varianti: del Primiero, di Roncegno, dei grandi Altipiani e della Val dei Mocheni. Il percorso è tabellato e messo in sicurezza. Per ogni tappa ci sono luoghi di ristoro per gli animali e altrettanti servizi.

Buon viaggio lento a cavallo!

30880cookie-checkIppovie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto