ISTAT – Rapporto annuale 2023

L’Italia: Un ritratto di resilienza e sfide in corso

Ogni anno, il report annuale dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) offre uno sguardo fondamentale sull’Italia, fornendo una panoramica degli aspetti critici e dei punti di forza del paese. Questo rapporto può essere un punto di partenza per il Parlamento al fine di apportare miglioramenti e sfruttare le potenzialità di crescita. Nonostante le sfide come la pandemia, le crisi economiche, energetiche, la guerra e l’inflazione, l’Italia ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di reazione.

Per comprendere appieno la realtà, è essenziale comprendere le interrelazioni con diversi settori. Ad esempio, il rapporto sottolinea il ruolo dei giovani come risorsa per il futuro. Nel 2022, l’Italia ha iniziato ad emergere dalla pandemia, ma l’aumento dei prezzi ha influenzato l’economia. Nonostante un rallentamento dei prezzi e dell’inflazione a giugno, rimangono ancora significativi, con un indice nazionale dei prezzi al consumo che registra un +6,4%.

Nonostante l’incertezza, l’economia italiana continua a crescere, con un aumento del PIL del +1,2%.

Una preoccupazione importante riguarda la situazione demografica, con una diminuzione della popolazione residente in Italia. Attualmente, il paese conta 58.851.000 residenti in italia, un calo dovuto all’aumento dei decessi e alla diminuzione delle nascite.

L’Istituto di Statistica definisce questa situazione come “inverno demografico“. Nel 2022, sono state registrate solo 393.000 nascite. L’invecchiamento della popolazione e il calo demografico sono più evidenti nelle aree interne dell’Italia, soprattutto nel Centro-Sud.

Questo cambiamento demografico potrebbe avere impatti significativi sul mercato del lavoro, con una stima di una mancanza di 2,5 milioni di residenti con un’età inferiore ai 24 anni e 5,3 milioni di residenti tra i 26 e i 64 anni.

I giovani, la povertà energetica e la sostenibilità

Il report evidenzia anche il ruolo dei giovani come risorsa per il futuro, sottolineando che la spesa pubblica sull’istruzione in Italia è tra le più basse in Europa. Questo si accompagna a un tasso di espatrio pari al 0,67% per le donne e allo 0,95% per gli uomini.

Nello scenario presentato, vengono inoltre menzionati i cambiamenti climatici, il dissesto idrogeologico e le infrastrutture idriche, che influenzano il paese. L’Istituto affronta anche il problema della “povertà energetica“, con quasi il 20% delle famiglie a rischio povertà che non riescono a riscaldare adeguatamente le proprie abitazioni o che si indebitano per pagare le bollette.

Per quanto riguarda le imprese, il report evidenzia la loro resilienza, con oltre il 50% di esse che sta adottando misure di sostenibilità. Tuttavia, rimangono ancora sfide da affrontare, come l’imprenditoria femminile e l’aumento della rappresentanza femminile nelle aziende.

Report annuale 2023 Istat – Settore turistico

Nel settore turistico, che sta vivendo una forte ripresa dopo la pandemia, è interessante analizzare la capacità di attrazione delle destinazioni più famose in Italia e all’estero.

Secondo l’Istat, sono stati identificati 22 “Brand turistici” territoriali, luoghi caratterizzati da elementi ambientali, culturali e paesaggistici distintivi che li rendono unici come destinazioni e segmenti di mercato riconoscibili nell’immaginario collettivo.

Nel 2022, tutti i 22 “Brand turistici” italiani hanno registrato un aumento dei flussi di arrivo rispetto al 2021, e oltre la metà di essi ha raggiunto volumi di presenze turistiche superiori o in linea con quelli precedenti alla pandemia.

Inoltre, questi “Brand turistici” presentano tassi di ricettività e numero di presenze turistiche per abitante molto superiori alla media nazionale.

Ecco il grafico:

Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi

"Brand turistici" italiani - Rapporto annuale 2023 ISTAT

L'analisi dei dati sui "Brand turistici" italiani rivela interessanti spunti sull'attrattività delle diverse destinazioni nel paese. I dati evidenziano una notevole variazione nella capacità di posti letto e nelle presenze per abitante.

Alcune destinazioni costiere, come la Costa degli Dei, la Gallura e la Costa Smeralda e le Isole Eolie, si distinguono per la loro elevata concentrazione di posti letto e presenze per abitante. Questo indica una notevole affluenza di turisti, attratti dalle incantevoli spiagge di queste località.

Nelle regioni montane, come la Val Pusteria, la Val di Fassa e la Val di Fiemme e la Val Gardena, si registra una capacità di posti letto e presenze per abitante, che supera notevolmente la media nazionale. Questo suggerisce che la bellezza delle montagne, con le loro piste da sci e sentieri escursionistici, attiri una vasta gamma di viaggiatori in cerca di avventure all'aria aperta.

Le destinazioni costiere come la Riviera Romagnola e le affascinanti Cinque Terre, invece, presentano una presenza turistica eccezionalmente elevata rispetto al numero di abitanti. Questo testimonia l'attrattiva magnetica di queste località, che accolgono visitatori da tutto il mondo.

Nonostante una capacità di posti letto inferiore, alcune mete come il Chianti, il Cilento e la Maremma toscana e laziale si distinguono per il numero elevato di presenze per abitante. Questo suggerisce una forte domanda turistica in queste zone, spinta dalla loro ricchezza culturale, paesaggistica e culinaria.

I dati dei "Brand turistici" italiani evidenziano nuovamente il problema dell'overtourism in molte località, in cui i posti letto sono inferiori alle presenze, superando così la capacità effettiva di gestire i flussi turistici.

Questa situazione richiede una riflessione continua da parte del settore turistico e la necessità di apportare le correzioni appropriate.

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