Turismo outdoor

Previsione estate 2023: traina il mercato estero +2% ma resta l’incertezza dell’impatto dei costi

Il turismo all’aria aperta, noto anche come turismo outdoor, è una forma di viaggio che prevede il contatto con l’ambiente naturale, l’immersione nella cultura locale o lo svolgimento di attività fisica. 

Questo tipo di turismo promuove uno stile di vita attivo e salutare e consente ai turisti di immergersi nella bellezza della natura e di apprezzare la sua importanza per la vita umana. 

L’Italia è una meta molto ambita per i turisti stranieri, con una previsione di una stagione estiva 2023 del turismo all’aria aperta da record, rappresentando un segnale positivo per il settore turistico. 

Tuttavia, è importante prestare attenzione ai costi e all’inflazione, che potrebbero avere un impatto sulle decisioni dei turisti italiani di rimanere nei confini nazionali. In questo senso, è fondamentale che le aziende turistiche e gli operatori del settore adottino strategie mirate a rendere i servizi e le attività all’aria aperta accessibili e convenienti per tutti i tipi di clienti.

Cosa è il turismo outdoor o open air?

L’organizzazione mondiale del turismo definisce il turismo outdoor come un viaggio che contenga almeno due di questi tre elementi: il contatto con l’ambiente naturale, l’immersione nella cultura locale o lo svolgimento di attività fisica.

Rientrano nel turismo outdoor: trekking e cammini, safari, immersioni e snorkeling, escursionismo, golf, arrampicata, rafting e kayak, cicloturismo, campeggio, festival ed eventi locali, orienteering, sport all’aria aperta, nautica e le attività culturali.

Questo tipo di turismo promuove uno stile di vita attivo e salutare e consente ai viaggiatori di immergersi nella bellezza della natura e di apprezzare la sua importanza per la vita umana.

Il turismo outdoor è detto open air perchè si riferisce a una tipologia di turismo che si svolge in ambienti naturali all’aria aperta, come parchi, foreste, montagne, fiumi, laghi, mare, ecc. 

Qual è il tipo di turismo più diffuso? Il turismo outdoor e le previsioni estate 2023

Un italiano su cinque sceglie un viaggio open air.” (fonte: Enit)

Il tipo di turismo più diffuso in Italia è il turismo outdoor o open air, e secondo le statistiche, un italiano su cinque sceglie di fare un viaggio di questo tipo. 

Tra le diverse opzioni all’interno del turismo outdoor, i Cammini in Italia e il turismo balneare risultano essere i più popolari. 

I Cammini in Italia, in particolare, rappresentano un’esperienza unica per chi vuole scoprire l’Italia a passo lento, immergendosi nella natura e nella cultura locale, attraversando antichi borghi e luoghi di interesse storico. 

Il turismo balneare, invece, offre la possibilità di trascorrere momenti di relax in spiagge e luoghi di mare incantevoli, godendo del clima mediterraneo e della bellezza delle coste italiane.

Uno dei trend in forte crescita per l’estate 2023 è il turismo open air con una preferenza sempre maggiore da parte dei viaggiatori per attività a contatto con la natura.

Il turismo outdoor continua a essere uno dei trend più forti e promettenti per le previsioni estate 2023.

Previsioni HUMAN COMPANY: incremento del +2% dei viaggiatori stranieri, incertezza sui costi.

L’analisi giunta alle sesta edizione, quest’anno analizza anche oltre i villaggi turistici e i camping anche agriturismi e rifugi. I dati provengono da Istat, Eurostat e Uffici turistici delle regioni italiane.

Eccola le previsioni stagione estiva 2023:

presenze estive 56,6 milioni (+2%)

51% mercato estero 

49% mercato interno 

mercato italiano sceglie per il 59%: Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Puglia

mercato straniero sceglie per il 69%: Veneto Toscana, Lombardia, Alto Adige e Piemonte

La previsione di una stagione estiva 2023 del turismo all’aria aperta da record. Questa rappresenta una buona notizia per il settore turistico, che ha subito una crisi senza precedenti a causa della pandemia di Covid-19. 

Il fatto che il mercato estero sia quello più promettente è un segnale positivo. Questo conferma la voglia degli stranieri di viaggiare e scoprire nuove destinazioni. In particolare, l’Italia rimane una meta molto ambita per i turisti stranieri, grazie alla bellezza del nostro Paese e alla sua cultura millenaria. 

L’italia resta il secondo mercato europeo per presenze dopo la Francia.

Tuttavia, è importante prestare attenzione ai costi e all’inflazione, che potrebbero avere un impatto sulle decisioni dei turisti italiani di rimanere nei confini nazionali. In questo senso, le aziende turistiche e gli operatori del settore devono adottare strategie mirate a rendere i servizi e le attività all’aria aperta accessibili. Oltre ad essere maggiormente convenienti per tutti i tipi di clienti.

In sintesi, la previsione di una stagione estiva del turismo all’aria aperta da record rappresenta un segnale positivo per il settore turistico. È fondamentale che venga tuttavia gestita in modo sostenibile e responsabile, garantendo la tutela dell’ambiente e il benessere delle comunità locali.

Viaggi estivi 2023: un contesto incerto e in continua evoluzione

È vero che l’analisi dei fattori di impatto derivanti dal contesto macro-economico è fondamentale per la definizione delle stime del turismo all’aria aperta. In particolare, la crescita dei prezzi al consumo, dell’energia e delle utenze, dovuta all’inflazione, può influenzare la spesa dei viaggiatori. Non influenzerà la loro propensione al viaggio.

Tuttavia, è importante anche considerare l’impatto del cambiamento climatico sul turismo all’aria aperta. L’innalzamento della temperatura e la presenza di più giorni di sole possono rendere mesi come giugno e settembre maggiormente attrattivi per i viaggiatori. Queste possono anche comportare rischi per la salute e la sicurezza dei turisti, come l’esposizione al sole e la disidratazione.

Inoltre, la crescita delle tariffe medie può influenzare la competitività sul mercato e la scelta dell’organizzazione delle vacanze da parte dei viaggiatori. È importante che le aziende turistiche e gli operatori del settore adottino strategie per mantenere i prezzi accessibili. Senza compromettere la qualità dei servizi offerti.

Il caro carburante può determinare un aumento dei prezzi dei mezzi di spostamento e rendere più oneroso per i viaggiatori pianificare lunghi spostamenti. In questo senso, è importante che le aziende turistiche e gli operatori del settore promuovano alternative di trasporto sostenibili. Incentivino i turisti a scegliere soluzioni di viaggio a basso impatto ambientale.

Infine il contesto pandemico ha un impatto minore sulla propensione al viaggio dei turisti. Rispetto alla scorsa estate, poiché l’assenza quasi totale di restrizioni rende più facile e allettante la pianificazione di viaggi in destinazioni lontane.

Tuttavia, è importante sottolineare che il livello di incertezza legato all’evolversi della situazione sanitaria a livello globale potrebbe ancora influenzare le decisioni dei viaggiatori. Soprattutto in caso di una nuova ondata pandemica o di nuove restrizioni imposte da vari Paesi.

Previsione ETC: Ferragosto costi alti, i viaggi si programmano prima 

Come annunciato dall’ETC (European Travel Commission), l’inflazione sta influenzando i costi dei viaggi.

Le prime previsioni mostrano che i viaggiatori europei prenderanno in considerazione di pianificare un viaggio all’inizio dell’estate per evitare l’aumento dei costi previsto durante il periodo di Ferragosto.

Tuttavia, le condizioni meteorologiche incerte possono spesso scoraggiare le prenotazioni anticipate. Il 72% della popolazione europea prevede di viaggiare tra aprile e settembre.

L’incremento dell’inflazione, della guerra e delle condizioni climatiche incerte sta spingendo molti a scegliere viaggi “fuori stagione”, registrando un aumento del +6% rispetto al 2022.

Questo potrebbe essere incoraggiante per la gestione sostenibile delle destinazioni e la destagionalizzazione, ma potrebbe trovare impreparati molti territori.

La durata media del viaggio rimane stabile, con il 35% che sceglie di viaggiare per 4-6 notti e il 22% per 10 notti. Francia, Spagna e Italia rimangono le mete preferite.

Prenotare in anticipo: il modo migliore per risparmiare sui viaggi estivi 2023

In conclusione, il turismo outdoor continua ad essere una scelta molto popolare per molti viaggiatori, trainando il mercato estero con una previsione di crescita del 2% per l’estate 2023

Tuttavia, l’incertezza dei costi rimane un fattore importante da considerare per coloro che desiderano programmare una vacanza all’aria aperta. La scelta del turismo outdoor e le previsioni estate 2023 saranno molto probabilmente rispettate.

Pertanto, è consigliabile programmare il proprio viaggio in anticipo per poter beneficiare di tariffe più convenienti e per poter godere al meglio di tutto ciò che la natura ha da offrire. 

In ogni caso, il turismo outdoor offre un’esperienza unica e salutare, che permette ai viaggiatori di apprezzare la bellezza e l’importanza della natura per la vita umana. Scopriamo i tesori inesplorati dell’Italia tutto l’anno. Da nord a sud, abbracciando uno stile di vita slow e lasciamo catturare dalla bellezza.

Buon viaggio nell’estate italiana !

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