Viaggi e vacanze in italia e all’estero

Le stime dell’ISTAT per il 2022

Torna come ogni anni la statistica report dell’istat sui viaggi e le vacanze fatti in italia e all’estero. Le stime Istat riguardano l’anno precedente il 2022. Tali stime vengono pubblicate provvisorie ad aprile. 

Diventano definitive solo il mese di luglio.

Il report fornisce un quadro esaustivo di come il turismo e i viaggi stanno cambiando e con loro le nostre abitudini. L’italia ha visto una forte ripresa rispetto all’anno precedente, ma con numeri ancora inferiori ai livelli pre-Covid. 

Viaggi in ripresa ma i numeri non sono quelli pre-covid

Nel 2022, la domanda turistica ha visto una forte ripresa sia per i viaggi in Italia che all’estero. 

Tuttavia, i numeri sono ancora al di sotto dei livelli pre-Covid. 

I viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila. Con 346 milioni e 966mila pernottamenti, registrando un aumento del 31,6% rispetto al 2021. Questi numeri rimangono ancora al di sotto dei valori precedenti alla pandemia, con una diminuzione del 23% rispetto al 2019.

Le vacanze di 4 o più notti sono in recupero quasi totale, tornando ai livelli del 2019. Mentre le vacanze più brevi di 1-3 notti sono ancora lontane dalla situazione pre-pandemia, con una diminuzione del 26%. 

Nel periodo tra luglio e settembre, il 35,7% delle persone ha fatto almeno una vacanza, rispetto al 33,9% del 2021 e al 37,8% del 2019.

I viaggi all’estero, che rappresentano il 19,7% del totale, hanno mostrato un aumento a tre cifre del 143%. 

Anche i viaggi nelle località italiane sono in netta crescita con un aumento dell’18,3%

Quante persone viaggiano in Italia ?

I viaggi stanno gradualmente riprendendo, ma i livelli del 2019 non sono ancora stati raggiunti.

Nel 2022, il turismo dei residenti è in netta ripresa. Con un aumento del 31,6% dei viaggi con pernottamento rispetto al 2021, ha raggiunto i 54,8 milioni. I valori rispetto al 2019 sono ancora inferiori del 23%. Le notti trascorse in viaggio sono aumentate del 23,3% rispetto al 2021, raggiungendo i 347 milioni. Sono ancora il 15% in meno rispetto al 2019.

I viaggi all’estero sono aumentati in modo marcato del 143%. Circa 48 milioni di notti in più rispetto al 2021. Anche qui non si sono ancora raggiunti i livelli precedenti la pandemia, con un -36,4% rispetto al 2019.

Anche i viaggi in Italia stanno crescendo (+18,3% rispetto al 2021, con 17,6 milioni di notti recuperate). Sono ancora inferiori di circa il 19% rispetto al 2019.

Le vacanze “lunghe” di 4 o più notti prevalgono (55% dei viaggi e circa l’83% delle notti). Nel 2022 salgono a 30,1 milioni (+23,2%; +20,5% in termini di notti) riportandosi sostanzialmente ai livelli pre-pandemia. Le vacanze brevi, pur registrando un notevole aumento (+47% di viaggi, +56% di notti rispetto al 2021), sono ancora il 26% in meno di quelle registrate nel 2019. Il divario tra i pernottamenti di vacanza del 2022 e del 2019 scende a 49,4 milioni (-12,9%).

I viaggi per lavoro sono stabili

Solo il 6,9% dei viaggi è svolto per motivi di lavoro (3,8 milioni). Non ci sono sostanziali variazioni in termini di viaggi e di notti rispetto al 2021. Gli spostamenti per lavoro non mostrano quindi segnali di ripresa, attestandosi a circa la metà di quelli registrati nel 2019, con una durata media inferiore rispetto al 2021 (3,8 notti, oltre una notte in meno). Le riunioni d’affari sono la motivazione più frequente (17,1%), seguite dai congressi, convegni e seminari (16,1%) e dalle attività di rappresentanza, installazione o vendita (9,7%).

Tornano le vacanze estive di lunga durata lo dice il report viaggi vacanze in italia e all’estero istat 2022

La domanda turistica nel primo trimestre del 2022 ha registrato un notevole aumento dei viaggi e delle notti, concentrandosi principalmente nelle vacanze, che hanno quadruplicato rispetto allo stesso periodo del 2021.

Tuttavia, nonostante questo aumento, i valori non sono ancora ai livelli del primo trimestre del 2019. Nel secondo trimestre, le vacanze e gli spostamenti hanno registrato variazioni positve, ma ancora inferiori ai livelli del 2019. Nel trimestre estivo, i viaggi sono stati stabili rispetto all’estate del 2021, con un lieve recupero delle vacanze lunghe.

Tuttavia, i viaggi estivi sono mediamente più lunghi rispetto a quelli degli altri trimestri, con la maggioranza delle vacanze lunghe che durano meno di una settimana. Nel quarto trimestre, la domanda turistica è aumentata rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie alla crescita delle vacanze brevi, ma i valori sono ancora inferiori a quelli del 2019. Nel complesso, i turisti che partono per vacanza tra luglio e settembre sono il 6,8% in meno del 2019.

In ripresa il turismo in montagna e la vacanza nelle città d’arte

Il turismo italiano nel 2022 ha confermato la tendenza a spostarsi in ogni periodo dell’anno principalmente per piacere, svago o riposo e per visite a parenti e amici, ma i livelli sono ancora sotto quelli del 2019.

Il turismo nelle città italiane ha recuperato quasi completamente, mentre quelle all’estero sono ancora inferiori rispetto al 2019. Le vacanze al mare sono ancora le preferite dai residenti, con una predilezione per l’estero. Le vacanze in montagna e campagna sono rimaste stabili e le vacanze invernali per praticare uno sport sono in decisa crescita.

Le attività culturali e di turismo enogastronomico hanno visto un incremento rispetto al 2021, ma sono ancora inferiori al 2019. Le vacanze dedicate al riposo o divertimento sono predominanti rispetto al periodo pre-pandemico. La ripresa del turismo nell’era post-pandemica è stata trainata soprattutto nell’estate.

Durante l’estate del 2022, le visite alle attrazioni naturali sono tornate ai livelli pre-pandemici, rappresentando il 54,9% dei viaggi estivi. La ripresa dei viaggi che includono almeno un’attività culturale è proseguita (60,8%), anche se non sono ancora tornati ai livelli del 2019 (-10,7%).

Le visite alle città e ai borghi rimangono le attività culturali preferite (88,2%), seguite dalle visite ai monumenti, ai siti storici o archeologici (44,1%) e ai mercati tipici locali (29,7%).

Le visite ai musei e alle mostre sono state preferite dal 29,2% dei viaggiatori estivi (Figura 3). L’incidenza delle attività legate all’enogastronomia è rimasta stabile al 18,1%, come negli anni precedenti (17% nel 2021, 20% nel 2020 e 2019).

Diversamente dalle altre attività culturali, che stanno recuperando rispetto al forte calo del 2020, i viaggi estivi per partecipazione a spettacoli e manifestazioni sono stati poco più della metà di quelli dell’estate pre-pandemia. Tuttavia, la loro incidenza è leggermente aumentata rispetto al 2020, passando dal 11,3% al 16,9% nel 2022.

Dove viaggiano di più gli italiani? Lazio e Trentino Alto-Adige in ripresa il turismo

La crescita sostenuta dei viaggi internazionali rispetto al 2021 è trainata, in gran parte, dalla ripresa delle vacanze dei residenti per motivi di piacere o svago, triplicate rispetto all’anno precedente ma ancora sotto i livelli del 2019 (-33%).

Aumentano gli spostamenti turistici verso i Paesi dell’Unione Europea (+117%), ma soprattutto quelli verso i Paesi europei non UE e il Resto del mondo, di oltre tre volte superiori a quelli del 2021.

Nel 2022, pur continuando a prevalere la connotazione domestica dei viaggi (l’80,3% degli spostamenti ha come destinazione una località italiana), la quota dei soggiorni oltre confine sale al 19,7% (era 10,7% nel 2021, 9,1% nel 2020), avvicinandosi progressivamente ai livelli pre-Covid (23,9% nel 2019).

Tuttavia il Nord rimane l’area del Paese con più potere attrattivo (39,4% dei viaggi), sia per le vacanze, soprattutto se brevi (50,5%), sia per i viaggi di lavoro (42,3%).

Ecco le regioni più visitate secondo il report viaggi vacanze in italia e all’estero dell’istat 2022

Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Lazio e Campania sono le sei regioni più visitate e accolgono complessivamente il 53,9% degli spostamenti interni, con quote che variano tra il 6,3% della Campania e l’11,1% della Toscana.

Nel 2022 il Lazio riesce a recuperare le posizioni perse nel biennio precedente e a risalire la graduatoria delle regioni più visitate in generale e soprattutto delle vacanze brevi, anche grazie alla crescita delle vacanze culturali, tradizionalmente molto frequenti nella regione.

Il Trentino Alto Adige torna a essere la regione più frequentata in occasione delle vacanze del primo trimestre (13,5%), soprattutto se lunghe (16,7%), dopo il blocco pressoché totale della stagione turistica invernale 2021 causato dai provvedimenti restrittivi per contrastare la pandemia, che aveva influito negativamente sulla performance della regione.

Le vacanze in primavera vedono la Toscana come destinazione privilegiata sia per i soggiorni brevi sia per quelli lunghi (13,9% in entrambi i tipi di vacanza). Questa regione è seconda (10,7%) solo all’Emilia-Romagna (12,3%) nella graduatoria delle mete più frequentate in estate in occasione delle vacanze lunghe, seguita da Puglia (9,9%), Campania (7%), Sardegna (6,8%) e Sicilia (6,7%).

In autunno, se il Lazio è la regione più visitata per le vacanze brevi (16,3%), per i soggiorni di quattro notti e più le mete preferite sono Lombardia (17,1%), Veneto (10,3%) e Sicilia (9,9%).

Preferiti gli alloggi privati, in aumento gli hotel

La preferenza per gli alloggi privati rimane alta nel 2022 per i viaggi turistici in Italia, ma al di fuori del paese le preferenze sono equamente distribuite tra alloggi privati e strutture ricettive collettive.

Tuttavia, gli alloggi privati continuano a rappresentare la scelta preferita per gli stili di viaggio dei residenti con cittadinanza straniera che prediligono gli alloggi privati alle strutture ricettive collettive in quasi 9 spostamenti su 10 all’estero.

Al contrario, i cittadini italiani scelgono in maggioranza gli hotel quando viaggiano all’estero.

Gli hotel registrano una ripresa della domanda turistica nel 2022, con un aumento del 51,8% di viaggi e del 45,4% di pernottamenti rispetto al 2021. Le vacanze brevi negli alberghi sono quelle che hanno registrato la maggiore crescita. Nonostante ciò, i viaggi in albergo sono ancora circa il 73% di quelli registrati nel 2019.

L’automobile ancora il mezzo più scelto, seguono aereo e treno

Nel 2022 i viaggi in auto aumentano del 20% rispetto all’anno precedente, anche se la loro incidenza diminuisce rispetto al biennio precedente. L’aereo raddoppia i viaggi rispetto al 2021 e la sua incidenza cresce avvicinandosi ai livelli pre-Covid, soprattutto per le vacanze lunghe.

Anche i viaggi in treno aumentano notevolmente, soprattutto per le vacanze brevi. Il pullman viene utilizzato solo nel 2,8% dei viaggi. Nel 2022 si conferma l’abitudine di prenotare l’alloggio in più della metà dei viaggi, ma mancano ancora all’appello circa il 22% delle prenotazioni rispetto al 2019.

La scelta del tipo di prenotazione sembra aver trovato un nuovo equilibrio, in favore delle prenotazioni fatte contattando direttamente la struttura. Nel 2022 si consolida l’elevato utilizzo di internet per la prenotazione dell’alloggio, che attesta a circa il 66% dei viaggi.

L’utilizzo di internet non modifica le preferenze di prenotazione dell’alloggio e gli intermediari sono meno utilizzati rispetto alle prenotazioni online concluse direttamente dal turista sulla pagina web dell’albergo o dell’abitazione privata. La prenotazione del mezzo di trasporto è meno frequente di quella dell’alloggio, ma continua la ripresa rispetto all’anno precedente.

Prenotazioni dirette alloggio è record, lo dice il report viaggi vacanze in italia e all’estero dell’istat | 2022

Nel 2022, oltre la metà dei viaggi (53,6%) prevedono la prenotazione dell’alloggio, con un aumento delle prenotazioni dirette rispetto agli intermediari. Anche se manca ancora circa il 22% delle prenotazioni rispetto al 2019, si osserva un cambiamento nelle modalità di prenotazione, sempre più orientate al “fai-da-te”.

L’utilizzo di internet per prenotare l’alloggio rimane elevato (66%) e gli intermediari online sono meno utilizzati (30,3%) rispetto alle prenotazioni dirette sulla pagina web dell’albergo o dell’abitazione privata (69,7%).

La prenotazione del mezzo di trasporto è meno frequente (29%) ma in ripresa (+56,8%), grazie alla forte crescita dell’utilizzo dell’aereo e delle prenotazioni dirette per i viaggi in treno. Circa tre quarti delle prenotazioni dei mezzi di trasporto sono fatte online.

Una lenta ripresa per il settore turistico italiano secondo il report viaggi vacanze in italia e all’estero Istat 2022

In sintesi, la situazione del turismo italiano sembra migliorare rispetto al 2021, ma è ancora lontana dai numeri pre-pandemia del 2019. Ciò potrebbe essere dovuto alle restrizioni in vigore durante la pandemia e alla ridotta fiducia dei turisti nel viaggiare.

Tuttavia, il settore turistico italiano sembra mostrare segnali di ripresa (come le Previsione estate 2023: traina il mercato estero +2% ma resta l’incertezza dell’impatto dei costi) e ci si augura che possa recuperare presto i numeri precedenti alla pandemia.

Ci auguriamo che il settore turistico possa continuare a sperimentare successi duraturi, in quanto rappresenta una delle principali fonti di sostentamento non solo per l’Italia, ma per molti paesi del mondo.

Buon viaggio nel 2023!

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