Addio a Keybox e Check-in da Remoto

La Stretta del Viminale sugli Affitti Brevi

Keybox e Check-in da Remoto – Il Ministero dell’Interno ha emanato una circolare che vieta l’utilizzo di keybox e sistemi di check-in automatizzati per gli affitti brevi, imponendo una verifica diretta dell’identità degli ospiti.

La misura, ufficializzata dal capo della Polizia Vittorio Pisani, punta a rafforzare la sicurezza pubblica, soprattutto in vista di eventi rilevanti come il Giubileo, e ha suscitato un ampio dibattito tra operatori del settore e istituzioni.

Cosa prevede la circolare del Viminale

Secondo la nuova disposizione, i gestori di case vacanze e strutture ricettive dovranno:

  • Verificare l’identità degli ospiti di persona.
    La consegna delle chiavi non potrà più avvenire tramite keybox o altre modalità automatizzate. Sarà necessario che il proprietario o un suo delegato controlli di persona i documenti d’identità, accertandosi che corrispondano alle generalità degli ospiti.
  • Registrare i dati sul portale Alloggiati Web.
    L’obbligo di registrare le generalità degli ospiti presso la Questura rimane invariato, con un limite massimo di 24 ore dall’arrivo. Tuttavia, la circolare evidenzia che la registrazione deve essere effettuata solo dopo l’identificazione fisica degli ospiti.
  • Prevenire l’uso di dati falsi.
    La circolare mette in guardia contro il rischio che la registrazione da remoto consenta l’utilizzo di generalità fittizie, un fenomeno considerato incompatibile con la normativa di sicurezza pubblica stabilita dall’art. 109 del Tulps.

La disposizione non riguarda solo gli affitti brevi tradizionali ma si estende a tutte le strutture non convenzionali, come i Marina Resort e gli scambi casa tramite piattaforme come HomeExchange.

Le conseguenze per i proprietari di case vacanze

La nuova normativa impone un cambio radicale nella gestione delle locazioni brevi:

  • Maggiore coinvolgimento personale.
    I proprietari o i gestori dovranno essere presenti fisicamente per effettuare il check-in, eliminando la possibilità di gestione a distanza. Questo potrebbe rappresentare un ostacolo significativo, soprattutto per chi opera in località diverse dalla propria residenza o gestisce più proprietà.
  • Costi aggiuntivi.
    La necessità di identificazione personale potrebbe comportare costi extra, come l’assunzione di personale dedicato o la collaborazione con agenzie locali per la gestione diretta degli arrivi.
  • Impatto operativo sulle attività.
    I sistemi di keybox e check-in automatizzato avevano semplificato notevolmente la gestione delle locazioni brevi, soprattutto in caso di arrivi notturni o in situazioni di emergenza. La loro eliminazione potrebbe ridurre la flessibilità e scoraggiare alcuni proprietari dall’offrire le loro proprietà in locazione.

Un dibattito acceso tra sicurezza e praticità

La nuova normativa ha suscitato reazioni contrastanti:

  • A favore della misura.
    Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha definito la circolare “essenziale per garantire la sicurezza pubblica e migliorare l’esperienza turistica”. Secondo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il divieto dei keybox rappresenta anche un passo avanti per il decoro urbano, eliminando dispositivi considerati spesso antiestetici.
  • Critiche dagli operatori del settore.
    Molti proprietari e associazioni del settore lamentano l’aumento delle difficoltà operative, sottolineando che le keybox rappresentavano una soluzione pratica e sicura, soprattutto per chi non può essere presente fisicamente. Alcuni ritengono che il provvedimento non tenga conto delle specificità del settore e rischi di penalizzare le piccole realtà.
  • Sicurezza vs innovazione.
    Gli esperti sottolineano come la normativa sia motivata da esigenze di sicurezza, specie in un momento storico caratterizzato da eventi internazionali e minacce potenziali. Tuttavia, rimane il nodo di conciliare tali esigenze con l’innovazione tecnologica, che negli ultimi anni ha trasformato il settore degli affitti brevi.

Keybox e Check-in da Remoto: Verso un nuovo equilibrio tra normativa e mercato

L’introduzione di questa stretta rappresenta un importante segnale di attenzione alla sicurezza pubblica, ma richiede un adattamento da parte degli operatori. Nel medio termine, si potrebbe assistere a un calo dell’offerta di locazioni brevi, con un impatto sul turismo e sui guadagni dei proprietari. Tuttavia, rimane aperto il dibattito su possibili soluzioni che consentano di mantenere elevati standard di sicurezza senza sacrificare la flessibilità operativa.

Nel frattempo, i proprietari di case vacanze sono chiamati ad aggiornarsi rapidamente per rispettare le nuove regole, evitando sanzioni e assicurando una gestione conforme alla normativa. Il settore degli affitti brevi, che ha rappresentato una rivoluzione per il turismo moderno, si trova ora davanti a una nuova sfida che potrebbe ridefinirne le modalità di gestione.

67740cookie-checkAddio a Keybox e Check-in da Remoto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto