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Rapporto annuale 2024

Crescita nel Turismo, Regressione nell’Industria

Il 15 maggio 2024, presso Palazzo Montecitorio a Roma, Istat ha presentato il “Rapporto annuale 2024 La situazione del Paese“. Il documento offre una panoramica dettagliata sulle dinamiche economiche, sociali e demografiche dell’Italia.

Nel primo trimestre del 2024, il PIL italiano ha registrato un incremento dello 0,3%, segnalando una crescita complessiva, con un contributo significativo dal settore turistico. Tuttavia, l’industria italiana continua a retrocedere a causa di molteplici problematiche, tra cui l’aumento dei costi energetici, le difficoltà nel sistema di trasporto globale delle merci e i tassi d’interesse elevati.

L’industria ha subito una flessione dell’indice Rtt, con una produzione in calo del 0,5% a marzo e dell’1,3% nel primo trimestre. Nonostante il calo dell’import (-2,8%) superiore a quello dell’export (-0,8%) abbia migliorato il saldo commerciale di 12,8 miliardi di euro, l’industria ha visto diminuire la fiducia e peggiorare le aspettative per aprile.

Per quanto riguarda l’occupazione, il primo trimestre del 2024 ha visto un aumento degli occupati (+0,2%), con una crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+0,8%) e una diminuzione dei temporanei (-2,5%). Tuttavia, l’aumento delle ore di cassa integrazione guadagni (CIG) autorizzate segnala una possibile frenata. Le retribuzioni contrattuali nel settore privato sono aumentate del 4,7% nell’industria e del 2,3% nei servizi, superando l’inflazione dello 0,9%.

In un contesto più ampio, il PIL dell’Eurozona è tornato a crescere (+0,3%) dopo due trimestri di calo, con un parziale recupero della Germania. Negli Stati Uniti, la crescita del PIL ha rallentato (+0,4% da +0,8%), mentre la Cina ha superato le aspettative con un incremento del PIL del 5,3%.

Il Centro Studi di Confindustria ha analizzato l’impatto dei costi di trasporto marittimo. Questi sono aumentati del 128,6% da dicembre 2023 a maggio 2024, influenzando negativamente la competitività dei prodotti italiani e causando ritardi nell’approvvigionamento per circa un terzo delle imprese manifatturiere.

Nonostante le difficoltà, l’Italia ha registrato una crescita economica superiore alla media dell’UE27 e delle principali economie dell’Unione negli ultimi tre anni, con un buon andamento del mercato del lavoro. Tuttavia, le disuguaglianze economiche si sono accentuate, con un aumento della povertà assoluta che ha colpito il 9,8% della popolazione nel 2023.

Le trasformazioni strutturali del mercato del lavoro hanno visto un aumento dell’occupazione femminile e delle fasce più anziane, mentre quella giovanile è diminuita. La digitalizzazione ha portato progressi significativi, nonostante persistano ritardi nell’adozione di tecnologie avanzate.

Il divario economico e demografico tra Nord e Sud del Paese rimane significativo. Si rafforzano le tendenze di spopolamento nelle aree meno attrattive e quella dell’invecchiamento della popolazione, soprattutto al Centro-Nord. Tuttavia, segnali di vitalità e innovazione emergono in settori come l’agricoltura e il settore culturale-creativo.

Il Rapporto annuale 2024 evidenzia una nazione in crescita nel turismo, nonostante persistano problemi come l’overtourism e la carenza di personale. Tuttavia, i settori industriali sono in difficoltà e il mercato del lavoro, così come le condizioni di vita, stanno subendo profondi cambiamenti.

È necessario riflettere subito sulle complessità e le sfide che l’Italia deve affrontare nel contesto economico globale attuale. Il rischio di vanificare gli sforzi che il Paese sta compiendo dopo il COVID è alto.

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